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Traffico dimezzato ma l’Inquinamento resiste, i dati di Arpa

L'inquinamento è favorito anche da altre fonti come gli spandimenti di liquami zootecnici in agricoltura e dagli impianti il riscaldamento

smog

«I dati mostrano come il traffico non sia la principale causa dell’inquinamento. Se vogliamo intervenire sia sulla qualità dell’aria sia sulle misure di contrasto ai fattori climalteranti va considerato che durante il lockdown a fronte di una riduzione del traffico che va oltre il 65% si e’ avuta una riduzione media di Nox pari al 28%, di Pm10 all’11% e di Co2 attorno al 18%. Inoltre, anche questi dati mostrano come le concentrazioni di PM10 seguono un andamento modulato principalmente da fattori meteorologici». Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, commentando i risultati di uno studio di ARPA Lombardia sulla variazione delle emissioni dei principali inquinanti dovuta ai provvedimenti anti COVID-19 sul territorio regionale.

«Per contrastare l’inquinamento – ha detto Cattaneo – dovremo guardare alle altre fonti come gli spandimenti di liquami zootecnici in agricoltura, che favoriscono emissioni di ammoniaca e gli impianti il riscaldamento, compresi quelli a biomassa legnosa responsabili della quota più’ significativa di emissioni di Pm10. Da questo punto di vista i provvedimenti come i blocchi del traffico, Area B e Area C richiederebbero una riflessione più approfondita».

INQUINAMENTO – Dalla relazione di Arpa emerge come sul territorio della Lombardia le riduzioni stimate nelle settimane dal 9 al 29 marzo delle emissioni di NOx si sono attestate attorno ad un valore medio pari a circa il 28%. A tali decrementi hanno contribuito principalmente le riduzioni delle emissioni da traffico su strada pari a: 43% (9-15 marzo), 63% (16-22 marzo) e 74 % (23-29 marzo). Le riduzioni stimate sullo stesso periodo delle emissioni di PM10 primario regionali, rispetto allo scenario di riferimento, si possono attestare attorno ad un valore medio di circa l’11%.

Anche tali riduzioni sono dovute principalmente alla diminuzione delle emissioni da traffico su strada pari a: 49% (9-15 marzo), 67% (16-22 marzo) e 76 % (23-29 marzo), parzialmente contro bilanciate da un incremento delle
emissioni da riscaldamento. Le riduzioni stimate sullo stesso periodo delle emissioni CO2eq regionali, rispetto allo scenario di riferimento, si possono attestare attorno ad un valore medio di circa il 18%. Come per i precedenti inquinanti a tali riduzioni hanno contribuito principalmente le riduzioni dal settore del trasporto su strada pari a: 51% (9-15 marzo), 69% (16-22 marzo) e 77% (23-29 marzo).

MOVE-IN – Le stime della variazione delle emissioni legati al Settore Traporti sono state possibili anche grazie all’analisi dei dati del progetto Move-In (raccolti in modo anonimo) durante il periodo di lockdown. E come ha ricordato Cattaneo «Durante queste settimane la riduzione delle percorrenze rilevata nei giorni feriali è stata di circa il 75%. Dall’inizio della Fase 2 stiamo osservando la ripresa della mobilita’, che in particolare per i veicoli commerciali fa già registrare il ritorno ad un regime simile alla situazione pre COVID-19».

A questo link è scaricabile il report di Arpa Lombardia

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Pubblicato il 15 Maggio 2020
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