Dopo l’intitolazione del sottopasso della stazione all’ex sindaco Luigi Accorsi oggi, domenica 21 dicembre, è stato inaugurato il nuovo Centro civico del quartiere San Paolo di Legnano. Un momento molto atteso dagli abitanti del rione che da tempo desideravano veder rinascere questo importante punto di riferimento e aggregazione. Lo spazio è stato concesso in uso gratuito all’associazione “Quatar Ges e non solo Ets”, che si occuperà della gestione e della promozione di un ampio ventaglio di iniziative: dai servizi per la comunità locale a laboratori e attività ricreative, passando per convegni, riunioni di quartiere, mostre, esposizioni, mercatini, fino a presentazioni di libri e dibattiti. «Avremo gli “Avvocati di Quartiere”, – ha detto Rosario Barberi, presidente dell’Associazione “Quatar Ges e non solo Ets” – due avvocati che presteranno la loro attenzione gratuitamente a chi ne ha bisogno: uno per l’aspetto civile e l’altro per l’aspetto penale e ciò che riguarda la famiglia».

Il presidente dell’Associazione “Quatar Ges e non solo Ets”: «Un sogno che si realizza»

«Per molti anni – ha detto Rosario Barberi – il Gruppo di quartiere San Paolo ha reclamato alle Amministrazioni che si sono succedute nel tempo una struttura che fungesse da Centro civico per il nostro quartiere, una zona della città di Legnano priva di punti di aggregazione al coperto. Finalmente questo sogno si è realizzato e l’Amministrazione ci ha omaggiati di questo regalo natalizio speciale, affidando all’Associazione “Quatar Ges e non solo Ets” la gestione del Centro civico. Spero che questo sia il giorno che segni l’inizio di una nuova era di collaborazione, crescita e sviluppo insieme a tutte le realtà del quartiere».

Presente all’inaugurazione il sindaco di Legnano Lorenzo Radice: «Per noi è un momento di grande gioia, è da 20 anni che sento di questa richiesta da parte del quartiere. Oggi è l’inizio di un percorso, non è un punto d’arrivo, e ci sono ancora tante cose da fare. Questo posto ha bisogno di vivere perché da “spazio” deve diventare “casa” quindi l’augurio che faccio oggi a tutti noi è di riuscire a fare questa trasformazione facendo diventare questo luogo “inventivo” e “generativo”. Posti come questo servono a dire che il Comune c’è, è presente e fa vivere la comunità dandole opportunità. Noi vogliamo una città policentrica perché non dobbiamo costringere i cittadini a venire in centro per fare le cose».

Una concessione temporanea ma funzionale all’avvio del Centro

La concessione ha carattere temporaneo, della durata di sei mesi, ed è funzionale all’avvio del Centro e alla sua progressiva animazione da parte degli abitanti del quartiere. «È la prima volta – ha detto l’assessore Guido Bragato – che partiamo con quest’idea di avere una trasversalità di approccio tra una funzione sociale, culturale, aggregativa e volendo anche sportiva visti gli spazi che ci sono. Con l’Associazione Quatar Ges abbiamo fatto un percorso, stimolato da loro, sull’organizzazione di eventi e iniziative che tenessero vivo il quartiere in questi anni e quindi, da questo rapporto, è nata l’idea di iniziare una sperimentazione che parte con un periodo di tempo limitato ma con l’obiettivo di metterci insieme e continuare nel tempo».

Un investimento di più di 300 mila euro

«L’inaugurazione di questo luogo – ha detto l’assessore Marco Bianchi – è richiesta dal quartiere da tanti anni perché è un punto di riferimento per gruppi e associazioni della zona dove poter organizzare eventi e manifestazioni: un punto di riferimento per questa città. Parliamo spesso di Città policentrica e oggi abbiamo un esempio concreto di quanto sia importante per noi avere una città che sia di valore in ogni sua zona. I lavori di ristrutturazione sono iniziati diversi anni fa per poter destinare questo luogo esattamente a questo scopo. Sono stati investiti più di 300 mila euro per sistemare la struttura, il lavoro che è stato fatto non è semplicemente estetico ma anche di riqualificazione di tutti gli impianti, un lavoro a tutto tondo a cui hanno collaborato le associazioni e i cittadini stessi».