La Protezione Civile di Legnano ha portato la campagna “Io Non Rischio” all’istituto Barbara Melzi, con otto microlezioni dedicate alla prevenzione dei rischi sul territorio. L’iniziativa si è svolta nei giorni scorsi nell’ambito dell’educazione civica, coinvolgendo tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. “Io Non Rischio” è una campagna nazionale promossa dalla Protezione Civile per sensibilizzare i cittadini sulle buone pratiche da adottare in caso di emergenza. A Legnano, l’edizione 2025 ha messo al centro le scuole, grazie all’impegno del gruppo comunale “Alberto da Giussano”. Coordinati dal responsabile locale del progetto, Maurizio Poli, i volontari hanno incontrato gli studenti della scuola Barbara Melzi, proponendo un’ora di formazione interattiva per ogni classe.

«Attraverso immagini, esempi concreti e giochi educativi – spiega Giuliano Prandoni presidente della Prociv di Legnano -, i ragazzi hanno scoperto come riconoscere e affrontare i principali rischi ambientali del territorio: esondazioni, allagamenti, forti temporali, vento intenso e incendi boschivi. Un approccio diretto e coinvolgente, pensato per stimolare attenzione e consapevolezza tra i più giovani».

Le microlezioni si sono svolte all’interno dell’istituto canossiano Barbara Melzi, con il supporto della professoressa Morlacchi, referente del progetto per la scuola. Ogni incontro è durato un’ora e ha coinvolto una classe alla volta, per un totale di otto appuntamenti. L’iniziativa fa parte del percorso formativo legato all’educazione civica e ha riscosso un’ottima partecipazione da parte degli studenti, che hanno interagito con curiosità e interesse. «L’attività rientra nelle azioni continuative della Protezione Civile di Legnano per diffondere la cultura della prevenzione, anche attraverso il coinvolgimento diretto delle nuove generazioni – afferma il presidente Prandoni -. Ringraziamo l’istituto Barbara Melzi per la collaborazione e tutti i volontari coinvolti per l’impegno e la passione dimostrati. L’educazione alla sicurezza inizia anche tra i banchi di scuola, e “Io Non Rischio” continua a essere un esempio concreto di formazione civica sul territorio».