Inaugurati i solarium al parco ex Ila di Legnano, il sindaco: «Un bene che affidiamo alla comunità»
I solarium, inaugurati in occasione dell'edizione 2025 dell'onomastico della Terra, sono stati restaurati attraverso un intervento iniziato nell'autunno del 2023

Un fine settimana ricco di eventi quello appena trascorso al parco ex Ila con iniziative dedicate all’ambiente, come la pulizia del parco a cura dei volontari del WWF, e alla comunità, con la proiezione del documentario “Il Sanatorio di Legnano: un’oasi riscoperta” a cura delle associazioni che operano all’interno del parco e con il contributo degli appassionati di storia, in occasione dell’edizione 2025 dell’onomastico della Terra.
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L’inaugurazione dei Solarium dopo il Centenario del Sanatorio Regina Margherita
Era il 23 giugno 2024 quando il sindaco Lorenzo Radice svelava la targa per il centenario della città di Legnano e del Sanatorio all’ingresso del parco ex Ila. Domenica 5 ottobre, a distanza di poco più di un anno, è tornato qui per l’inaugurazione dei solarium insieme all’amministrazione, ai consiglieri, alle associazioni e a numerosi cittadini. «Il progetto di recupero di questo bene non è stato facile da affrontare – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Radice -: ricordiamo le tante difficoltà e ricordiamo che c’è stato chi ad un certo punto decise di gettare la spugna perché era un’impresa veramente difficile e costosa. Riportare alla vita questi posti non è stata un’impresa banale, soprattutto per un’amministrazione che, come tutti gli enti pubblici per definizione, non hanno mai abbastanza soldi per fare tutto ciò che ci sarebbe da fare in una città. C’è stata una scelta che nasce dalla spinta dei cittadini: noi oggi non restituiamo alla città un bene, ma lo stiamo affidiamo alla comunità, è molto diverso».
L’intervento di restauro dei due solarium rientra nel programma de “La scuola si fa città“, una strategia di rigenerazione urbana che recupera i luoghi pubblici per farne luoghi di comunità. «È un momento di grande festa – ha aggiunto l’assessore alle Opere pubbliche Marco Bianchi -. Ricordo quando nel 2020 la situazione era ben diversa. Chi conosce questo parco sa bene a quale condizione di degrado erano ormai arrivati questi solarium. Oggi vediamo questo risultato superlativo, ma dobbiamo ricordarci del punto di partenza, dei finanziamenti usati e del lavoro davvero intenso di tutti gli uffici della Soprintendenza. Recuperare bellezza e storia è importante, soprattutto se contestualizzati in quest’area dove c’è un significato».
Un restauro conservativo
Per realizzare questo intervento di restauro, iniziato nell’autunno del 2023, il comune ha lavorato a stretto contatto con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano. «I solarium sono un elemento significativo per la storia di Legnano e per il tessuto industriale e manifatturiero di questa città – ha spiegato la responsabile d’area Federica Cavalleri, sottolineando il lavoro «lungo e importante» fatto per il recupero del bene -. È un bene particolarissimo, che si contraddistingue per la sua eccezionalità come edificio, ed è molto difficile da conservare proprio per le sue particolarità. Al momento dei primi sopralluoghi questo posto era quasi al punto di non ritorno, invece operando al momento giusto si è riusciti a conservare questi beni».
Il restauro, volto alla tutela dell’edificio senza stravolgimenti, ha richiesto il mantenimento di tutti quegli elementi architettonici che ancora si potevano conservare con un’integrazione delle parti non più recuperabili. Si è affrontato anche il tema dell’amianto durante la ristrutturazione, sostituendolo con la ricerca del materiale più simile possibile per garantire la maggior conservazione possibile del bene. Le integrazioni strutturali aggiunte consistono in semplici tiranti di metallo che riescono a dare maggiore forza all’edificio. Riscoperti anche i colori antichi del bene che si è cercato di riproporre.
Donate alcune opere che ritraggono il Sanatorio
Svelate al termine dell’inaugurazione tre opere del pittore e docente nelle scuole legnanesi Angelo Pinciroli, che le figlie Donatella e Tiziana hanno deciso di donare al comune. Un gesto che ha molto a che fare con la storia di questi edifici. «Papà – hanno raccontato le figlie Donatella e Tiziana – si ammalò di tubercolosi e per un certo periodo fu ricoverato qui a Legnano. Realizzò questi lavori nel 1949 proprio mentre era ricoverato nel Sanatorio. Noi pensiamo che siano un documento storico importante e vogliamo donarli alla popolazione affinché siano in un posto dove possano essere ammirati da tutti».
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