Daniele Berti torna in politica e si lancia in campagna elettorale con la lista “Legnanovax”
Ma il suo candidato preferito sarebbe Maurizio Cozzi che "vincerebbe con il 60% dei voti". Con l'ex sindaco accetterebbe di mettersi in lista come indipendente

A volte tornano. E così sarà per Daniele Berti, figura controversa della vita politica legnanese, prima fedele discepolo di Beppe Grillo, quindi votato al civismo e, adesso, promotore di una lista civica con il nome provvisorio di “Legnanovax”, con in neretto volutamente la parola “no”. L’annuncio oggi in un’autointervista lanciata sul suo blog (cliccare qui), in cui raccoglie diversi pensieri, sia generici, che dettagli su singole figure coinvolti nella sua iniziale uscita preelettorale.
«La campagna elettorale inizierà a ottobre-novembre, ma nei sotterranei c’è già chi comincia a fantasticare di diventare il nuovo sindaco, il nuovo assessore, il nuovo consigliere. Sono molto combattuto ma temo che ci sarò, contro la volontà di mia moglie, ma sono troppo testone e 5 anni di astinenza forse mi hanno fatto bene…», l’incipit di Berti con una immediata “sentenza”: «Una Civica a Legnano non si imporrà mai, siamo una città di 60 mila anime e i simboli in auge del momento conquisteranno le 25 seggiole di Palazzo Malinverni», seguita da una secondo giudizio lapidario: «senza voler tergiversare dico cosa penso su Radice. Non si presenterà per il secondo giro, e ne ha tutte le ragioni oppure vuole farsi del male (…). Ad ottobre arriveranno i sondaggi da Milano che lo daranno perdente e giustamente uscirne da sconfitto in primavera 2026 sarebbe una umiliazione che non merita. Lorenzo è stato il sindaco più presente degli ultimi 30 anni, ma non basta».
E allora chi potrebbe vincere le prossime elezioni. Berti sembra scriverlo sul marmo: «Vorrei che Maurizio Cozzi tornasse a palazzo Malinverni per il suo terzo mandato 2026-2031, lui solo posso considerarlo come Sindaco affidabile che conosce la macchina a differenza di qualsiasi brava persona (…). Ora poi che al governo nazionale ci sta la “bionda nel sacco”, sarà un gioco da ragazzi vincere al primo turno col 60%, garantito: 3 simboli, una civica col Maurizio Cozzi Sindaco e il simbolino in basso di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, dall’altra parte ci saranno PD, Insieme per Legnano e nemmeno 10 listarelle di raccoglitori di voti sparsi riusciranno a raggiungere più del 35/40%… Potrei aggiungere che il PD alla disperata potrebbe opporre a Cozzi il buon Livio Frigoli che però essendo un cuor di Leone sapendosi sconfitto in partenza, non accetterebbe mai la candidatura a sindaco. Se Cozzi mi chiedesse di mettermi in lista come indipendente accetterei, io tessere di partito non ne voglio, di nessun colore, sono un battitore libero».
Non ci fosse questa possibilità, ecco la seconda strada che sceglierebbe Berti: «Niente segreti, la candidata che desidererei nella mia lista che chiamerei provvisoriamente Legnanovax sarebbe la dottoressa Antonella Brun, la grinta che ha lei è quella di una leonessa e non escluderei in un mondo legnanese intelligente di poter entrare anche in due in Consiglio, esserci è importante, anche all’opposizione».
La conclusione: «Io voglio difendere una idea politica fatta senza soprusi griin o senza soprusi di clientele, per questo quando sentono il mio nome iniziano a grattare, in tanti mi stimano e nessuno mi vuole, se non altri spiriti liberi, si continui a parlare di questo, per il bene della nostra città».
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