La tragedia della Meloria nel ricordo dei paracadutisti legnanesi 54 anni dopo
In occasione dell'anniversario, domenica 9 novembre, verrà celebrata una messa. L'amarezza del Nucleo legnanese per una vicenda troppo spesso dimenticata, pur avendo coinvolto parà legnanesi nelle ricerche e nel successivo ricordo
Il 9 novembre 1971 un aereo C 130 Inglese con a bordo 46 Paracadutisti della Folgore e 6 uomini dell’ equipaggio inglese dopo pochi minuti del decollo dall’aeroporto di Pisa si inabissava nelle acque della secca della Meloria. Non ci furono superstiti. Tra quei ragazzi, uno era di Cardano al Campo, Danilo Dalzotto, un altro Paolo Donnarumma era natio di Cassano Magnago. Due parà-sommozzatori, nostri concittadini, Sergio Luraschi e Roberto Reggia, furono impegnati con altri nelle ricerche La presenza dei parà legnanesi, oltre al motivo di cameratismo, era dovuta al recupero dell’aereo e per documentare con foto e filmato la tragedia. Lo ricordava spesso Luraschi, scomparso nel 2020 e al quale nel 2008 era stato assegnato il riconoscimento della Croce di Cavaliere al Merito della Repubblica.(Foto da www.folgore.com)
In occasione del 54° anniversario della tragedia, domenica 9 novembre, alle 10.30, nella chiesa del Beato cardinal Ferrari, don Osvaldo Saleri celebrerà un messa in suffragio di tutti i caduti. L’iniziativa è del Nucleo di Legnano dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, con in testa il fiduciario Sergio Maino e i soci Francesco Bianchi e Maurizio Oldrini.
Nell’annunciare l’appuntamento, Maino non nasconde un sentimento di delusione: «Legnano ha celebrato doverosamente altre tragedie che hanno coinvolto i nostri militari, eppure questa della Meloria è sempre stata oscurata e dimenticata. Non è giusto per quei ragazzi, ma anche per chi si è impegnato per trovare loro una giusta sepoltura. Troppo spesso il nostro sentimento di appartenenza ai parà è indentificata con l’essere estremisti. Una penalizzazione che non meritiamo, perchè per noi paracadutisti è sincera la tradizione di coraggio e disciplina, il rispetto per la storia militare e la creazione di legami che vanno oltre la semplice appartenenza a un gruppo».
Il Nucleo legnanese, ricordiamo, è nato nel 1961 su iniziativa di Marco Uboldi, divenuto primo presidente. Soci fondatori sono stati Cesare Bendotti, Angelo Cagnoni, Antonio Cattaneo, Pierino Corno, Giuseppe Croce, Vittorino Ceriotti, Giovanni Fedeli, Renato Galli, Pierfranco Sacchi e appunto Marco Uboldi. Successivamente, hanno ricoperto la carica di fiduciario Giancarlo Bonizzoni, Maurizio Oldrini, Sergio Luraschi e, oggi, Sergio Maino.










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.