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«Mobilità sostenibile, ma le strade sono un percorso ad ostacoli» la riflessione di un lettore

Buche nei marciapiedi e per strada sono da sempre un problema in ogni città. Un criticità ancor più sentita da chi resta vittima di incidenti, quali cadute a piedi o in bicicletta. Ed è il caso di una nostra lettrice

buche

Buche nei marciapiedi e per strada sono da sempre un problema in ogni città. Una criticità ancor più sentita da chi resta vittima di incidenti, quali cadute a piedi o in bicicletta. Ed è il caso di una lettrice che a causa di un dissesto su un marciapiede si è fratturata la caviglia: « ” …dalle alpi alla Sicila ovunque è Legnano…” e da Oltresempione a Oltrestazione passando per il centro ovunque è una buca».  Ciò che viene contestato in questa lettera è la tendenza delle istituzioni, che «promuovono la mobilità dolce, a scaricarsi di ogni responsabilità in materia di sicurezza e manutenzione stradale». Una critica locale, ma nel contempo ad ampio respiro visto il tema. Di seguito pubblichiamo la lettera integralmente

Me car Legnan, pur essendo da tempo immemore portata come esempio di resistenza, è solo un secolo che da borgo sei divenuta città.
Capisco che se per me cent’anni sono molti, per te segnano solo il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza e proprio a questo tuo stato di frustrante confusione umorale tipica di questa fase devo il tuo voler sfuggire dalle tue responsabilità. Ordunque mi rassegno al fatto che, avendo io da tempo superato l’ingrata età, è mio dovere porti di fronte alle tue colpe.
Sei cresciuta e nel tempo ti sei trasformata da Manchester a Manhattan ed or cercando la tua nuova identità ti sei dimenticata di noi che ti viviamo e abitiamo. ” …dalle alpi alla Sicila ovunque è Legnano…” e da Oltresempione a Oltrestazione passando per il centro ovunque è una buca.

”Non è colpa mia” lo so è normale che essendo in piena adolescenza, tu non sappia dir altro, ma non è nemmeno colpa di chi, a causa dell’incuria si rompe una caviglia. …o forse sì?
Mah certo! Che sciocca che sono camminare fa male. Forse sarebbe il caso, che accanto ai cartelli di limite a 30 km /h , venissero posti dei bei cartelli di: “divieto muoversi con qualsiasi mezzo non abbia 4 belle ruote , si consiglia 4×4 rialzato”.
Mia cara Legnano, a ben pensarci tu e la tua assicurazione avete ragione ognuno è responsabile delle proprie azioni e quando si praticano sport altamente pericolosi come l’andar a fare la spesa camminando tranquillamente con il carrellino in mano , oltretutto calzando scarpe comode e piatte, godendosi il dolce tepore delle prime giornate un po’ calde di fine aprile… non si può incolpare gli altri se ci si frattura la caviglia, guadagnando così una bella placca con chiodi a vita.
Sentitamente tua
E.S.

di
Pubblicato il 26 Marzo 2024
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