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Torna il Coach di Quartiere, ma le scuole di Parabiago “non collaborano”

L'idea del progetto del Rugby Parabiago Cares è quella di fare innovazione sociale tramite lo sport. Le attività sono cominciate a Legnano nel pomeriggio di martedì 19 marzo, al Parco Rossini

Coach di quartiere

Martedì 19 marzo sono ricominciate le attività del Coach di Quartiere nel territorio di Legnano e Parabiago.

Il progetto, svolto in collaborazione sul nostro territorio da Rugby Parabiago Cares Impresa Sociale e L’Orma Agenzia Educativa con il patrocinio dei Comuni di Legnano e Parabiago, porterà a giocare nei parchi cittadini bambini e bambine in difficoltà economica, sociale, culturale che non potrebbero altrimenti praticare sport.

L’idea del progetto è quella di fare innovazione sociale tramite lo sport e accorciare la distanza fisica ed economica dell’attività sportiva per quei bambini che non possono permettersi lo sport tradizionale. Per farlo è fondamentale ingaggiare e formare giovani volontari, i Coach di Quartiere appunto, che potranno tendere la mano a questi bambini all’uscita da scuola e passare con loro un pomeriggio di sport e giochi. Tutto questo gratuitamente.

“Grazie ai Dirigenti Scolastici e agli Insegnanti dell’Istituto Barbara Melzi e del Liceo Cavalleri, con i quali la collaborazione è stata ottima, sono stati ingaggiati 62 ragazze e ragazzi di 3° e 4° superiore, che sono stati formati e in questo modo diventeranno, dopo un tirocinio sul campo, Coach di Quartiere – ci racconta Cristiano Bienati, Presidente di Rugby Parabiago Cares. Un entusiasmo e un’attitudine davvero encomiabile appartiene a questi giovani, che hanno il desiderio di contribuire al benessere collettivo con consapevolezza e impegno.”

I bambini vengono individuati tramite una rete sociale di supporto, in particolar modo le scuole primarie, per consentire la partecipazione prevalentemente a coloro che per differenti motivi non hanno accesso all’attività sportiva di base.

«È fondamentale l’appoggio dei dirigenti e degli insegnanti per andare ad individuare nelle scuole le famiglie con questi bisogni e sensibilizzarle sulla nostra presenza nei parchi, per far giocare i bambini – continua Bienati – . Lato scuole non è andato tutto liscio e ancora stiamo faticando nonostante la data d’inizio attività sia ormai arrivata. Non siamo stati aiutati da chi dovrebbe avere come vocazione principale il benessere dei bambini. Mentre con le scuole di Legnano che abbiamo contattato siamo riusciti a collaborare molto bene e a chiudere il cerchio – Scuole Primarie Carducci, Manzoni e Pascoli, che ringrazio vivamente insieme all’Amministrazione Comunale – mi duole davvero constatare l’assenza di collaborazione da parte delle dirigenti scolastiche degli Istituti Comprensivi via IV Novembre e Viale Legnano di Parabiago, nonostante le numerose richieste di confronto da parte nostra, del Sindaco e dell’Assessore alle Politiche Sociali di Parabiago, che ringraziamo per il sostegno. L’assoluto silenzio delle scuole citate non ha spiegazioni plausibili. Ci auguriamo che possano cambiare il loro atteggiamento e, quantomeno, ascoltare le nostre proposte. Ringraziamo invece la Dirigente Scolastica e le insegnanti della Scuola Felice Gajo e l’Associazione Nabad – Progetto Spazio Mondo Migranti di Parabiago che hanno aderito con gioia al progetto».

Le attività sono cominciate a Legnano nel pomeriggio di martedì 19 marzo, al Parco Rossini di via XX Settembre e inizieranno il 2 aprile anche al Parco Robinson del quartiere Canazza. L’appuntamento a Parabiago sarà invece a Villa Corvini a partire dall’8 aprile.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Marzo 2024
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