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“Siamo alla partenza di una nuova stagione sportiva, perchè vale la pena continuare?”

Una lettera di Carlo Bandera, dirigente sportivo, ma nell'occasione semplice appassionato di sport, sulla nuova stagione e sulle motivazioni che devono spingere tutti a sfruttare una grande opportunità di crescita per i giovani

Carlo Bandera

Una riflessione ad ampio raggio sul mondo dello sport in occasione della nuova stagione. E’ proposta da Carlo Bandera, conosciuto e apprezzato dirigente sportivo ma anche per l’attuale carica di presidente dell’Associazione società sportive legnanesi. Una lettera aperta, scritta in questa circostanza da semplice appassionato, sulle motivazioni che devono spingere tutti a sfruttare una grande opportunità di crescita per i giovani. Le considerazioni sono indirizzate a dirigenti sportivi, allenatori, tecnici ed educatori, volontari, amministratori pubblici e privati, cariche civili e religiose, politici, giornalisti, genitori , addetti ai lavori. Insomma, a tutti coloro che vivono e amano lo sport.


Siamo alla partenza di una nuova stagione sportiva.
Oltre ai soliti problemi che una società sportiva deve normalmente risolvere in questa ripartenza ci troviamo di fronte ad un cambio epocale delle nostre associazioni: la riforma dello sport.
La realtà ci impone un’attenzione e una ragionevole ricerca di risposte adeguate ai problemi complessi che la riforma pone.
Attendismo, ricerca del migliore commercialista che ci risolva tutti problemi, ribellione e protesta……
Tutto questo ci chiede di capire, fino in fondo, perché valga la pena di continuare, di riprogrammare un nuovo anno sportivo.
Non ci può bastare, genericamente, sapere che siamo una delle più grandi agenzie educative della nostra società.
Ognuno di noi è chiamato a riporsi questa domanda fondamentale:
perché per noi vale la pena, e per il mondo intero, fare una società sportiva e creare le condizioni per fare sport?
Nessuno può farsi questa domanda al di fuori di noi che siamo i diretti interessati.
Con alcuni amici abbiamo provato a rispondere.
Partendo da quello che ci accade e non dai nostri propositi e pensieri. Non ricercando i valori dello sport ma andando a fondo della esperienza sportiva personale.
Su cosa puntare, su cosa costruire?
Che cosa ci commuove davvero in quello che facciamo?
• Saper riconoscere e valorizzare i talenti di ogni singolo atleta. Dobbiamo partire dal fatto che i nostri ragazzi devono essere accolti, valorizzati e accompagnati per quello che sono partendo dalle loro capacità e dai loro desideri. Fare fiorire la loro umanità così come la nostra di adulti, continuamente provocati dalla bellezza dell’incontro con i ragazzi nella loro totalità.
• Infatti, i nostri figli, i nostri atleti hanno bisogno di noi adulti. Uomini e donne che sappiano stare di fronte alla realtà per quello che è.
Educatori, istruttori, allenatori, dirigenti …… che possano accompagnare i ragazzi alla scoperta della bellezza dello sport e del proprio cuore. Abbracciando fino in fondo tutti i fattori costitutivi della persona fino a scoprire se stessi anche nella performance sportiva di alto livello. Stare di fronte alle fatiche, alle delusioni, alla vittoria e alla sconfitta. Adulti che non fanno gli struzzi per nascondere le problematiche della vita sportiva. O che rispondono solo per un loro tornaconto e non per quello che la vita ci dona. Non i “valori” generici dello sport, di cui tutti parlano, ma l’esperienza dello sport come paradigma della vita. Uomini “non per sport” ma “uomini nello sport”.
Se queste sono le questioni che valgono allora:
• Fare una società sportiva non è un fatto banale e nemmeno semplice. È una grossa responsabilità, la costruzione di un pezzetto di mondo nuovo, bello, per noi adulti e per i nostri figli.
• Per fare questo abbiamo bisogno di una casa, di un luogo in cui crescere, poter lavorare insieme per non dimenticare qual è l’obiettivo e per iniziare a segnare una strada.
Da soli, spesso siamo portati a chiuderci nei nostri pensieri, nel trovare in apnea delle risposte.
Abbiamo bisogno di darci una mano, al di fuori dagli steccati e dai luoghi comuni.
Ripartiamo insieme, aiutiamoci.
Sfruttiamo tutte le occasioni e potenzialità che la vita e la nostra realtà ci offre per aiutarci a vivere e a fare vivere la bellezza dell’esperienza dello sport.
Grazie, io ci sono.
Carlo Bandera

Redazione
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Pubblicato il 31 Agosto 2023
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