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Al via gli “espropri” per collegare il teleriscaldamento di Legnano all’impianto di Neutalia

In commissione presentato il percorso che rende necessario l'esproprio di alcuni fondi. Critici Brumana e Munafò, nonostante le rassicurazioni dell'assessore Fedeli. Dubbi sulla legittimità delle delibera in discussione nella imminente seduta di consiglio comunale

lavori teleriscaldamento 23 dicembre 2020

Sono partite le lettere ai proprietari dei terreni interessati agli espropri per i lavori che porteranno i tubi del teleriscaldamento da Legnano all’impianto Neutalia di Borsano. Una procedura necessaria per “vincoli di sottoservizio” lungo i quasi 6 chilometri del tracciato ormai deciso, dopo l’abbandono dell’idea di collocare le tubazioni sotto via Novara oppure attraversando i terreni del Parco Alto Milanese.

Il progetto, che andrà in consiglio comunale giovedì sera, 27 luglio, prevede il passaggio in via Ciro Menotti, quindi via Pace e da qui il percorso sarà ai lati di via Novara, fino alla rotonda di Villa Cortese, dove il tracciato entrerà nel comune di Busto Arsizio e raggiungerà, attraverso i campi, l’impianto di Borsano.

AMGA

La presentazione in commissione, l’altra sera, è stata movimentata dagli interventi di Franco Brumana (Movimento dei cittadini) e Letterio Munafò (Forza Italia), poco soddisfatti dalle dichiarazioni e dalle rassicurazioni dell’assessore Lorena Fedeli, soprattutto in tema di regolarità degli avvisi per gli espropri, di impatto ambientale, di sostenibilità delle opere il cu costo, è stato comunicato, sarà di 19 milioni di cui oltre 15 finanziati da fondi del PNRR.

Brumana, in particolare, ha proposto scenari fortemente negativi, nel caso in cui i cittadini coinvolti negli espropri dovessero fare opposizione: «E’ necessario un rinvio della delibera – così il consigliere di minoranza -, perchè i proprietari interessati non conoscono quale parte dei fondi sarà oggetto dell’esproprio, sia perchè è necessario che il progetto di fattibilità venga adeguato a quanto specificato nel nuovo codice  dei contratti pubblici in vigore dal 1° luglio 2023. In mancanza la delibera sarebbe illegittima e l’intera operazione di finanziamento del PNRR potrebbe essere compromessa».

Da parte di Munafò, oltre alla contrarietà su tutto quanto riguardi il progetto, anche un robusto richiamo ai colleghi di minoranza per una votazione che dimostri chiaramente la loro opposizione al progetto, senza “scappatoie” di astensioni oppure di “non voto”, come successo nelle ultime sedute consiliari sull’argomento: «Invito tutti alla coerenza – ha affermato Munafò -, perchè, dopo tante dichiarazioni, solo io ho mantenuto fede alla linea intrapresa e solo io ho dimostrato di essere coerente con quanto affermato nella discussione»

La prima seduta del consiglio comunale è prevista giovedì 27, alle 20.30, seguirà quella di venerdì 28 e, in caso di necessità, lunedì 1 agosto.

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Pubblicato il 26 Luglio 2023
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