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Rincaro parcheggi a Legnano, la Lega: “Un salasso, la giunta ci ripensi”

La Lega di Legnano all'attacco della giunta Radice per gli adeguamenti (al rialzo) delle tariffe dei parcheggi in città

parcheggi strisce blu pagamento

La Lega di Legnano all’attacco della giunta Radice per gli adeguamenti (al rialzo) delle tariffe dei parcheggi in città. Qui tutte le variazioni. In una nota stampa il gruppo del Carroccio contesta duramente i nuovi aumenti ribadendo che «viabilità ed uso dell’automobile sono i nemici giurati della giunta Radice».

La Lega mette in fila quelli che considerano o i fallimenti dell’amministrazione comunale, a partire dalla riqualificazione di piazza del Popolo – «provate a passare in piazza del Popolo e vi renderete conto di cosa sono capaci i nostri amministratori» -, e l’ «assoluta incapacità in ambito urbanistico», per poi soffermarsi su quello che definiscono il «salasso per la sosta».

«I nostri amministratori, vivendo ben lontano dal mondo reale, hanno deliberato un aumento indiscriminato del costo dei parcheggi. In un’epoca dove si tende ad agevolare l’abbonamento ai servizi – è il commento del Carroccio -, a convenienza di gestori ed utenti, per Legnano assistiamo a scelte folli: l’abbonamento semestrale passa da 150 a 200 euro con un incremento di ben il 33%.»

«Non vi azzardate poi a parcheggiare all’ospedale dove la tariffa oraria è raddoppiata (le prime 4 ore dal primo luglio avranno un costo di 1 euro con i primi 20 minuti gratuiti ndr) –  La crisi evidentemente non è cosa nota dalle parti di Palazzo Malinverni. La giustificazione del primo cittadino lascia inoltre senza parole: “calo evidente del fatturato”. Quindi caro sindaco, nel momento in cui la tua offerta non trova mercato, tu rispondi aumentando i prezzi? Ma su quale pianeta vivi? Se il prodotto non funziona devi renderlo più appetibile, migliorando l’offerta, per attrarre la clientela. Questa semplice regola di mercato vale per i prodotti ma anche per i servizi. Per l’ennesima volta, l’inadeguatezza nella gestione del pubblico interesse si palesa in tutta la sua drammaticità. Con l’aggravante che a farne le spese saremo di nuovo noi cittadini legnanesi (non certo chi viene da fuori per fare una passeggiata per le vie cittadine durante il weekend). Da luglio in avanti infatti non potremo più tornare a casa per pranzo a meno di mettere in conto un extra costo per il parcheggio. Tutto vero! la pausa pranzo, dalle 12:30 alle 14:00, non è più gratuita a Legnano».

La Lega chiede infine alla giunta di « ripensare le loro integerrime posizioni. L’uso dell’automobile non è uno sfizio del cocciuto cittadino che non accetta di dover usare la bicicletta. Per lavoro, per la gestione delle mille attività dei nostri figli, per aiutare gli anziani e per molte altre ragioni, gran parte di noi, è costretta a possedere e ad utilizzare l’automobile. Non è accettabile – conclude il Carroccio – subire le angherie di una giunta classista che vuole imporre ad ogni costo il dogma del radical chic ambientalista. Come al solito faremo sentire le nostre ragioni a difesa degli interessi dei molti legnanesi su cui a breve peseranno queste inaudite decisioni».

Parcheggi a Legnano, dal primo luglio aumentano le tariffe. Un’ora gratuita alle Cantoni

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Giugno 2023
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  1. Avatar
    Scritto da marcobici

    Ci ho provato, ma non sono riuscito a mandarla giù! Sentirmi definire “ambientalista radical chic” e per giunta “dogmatico” solo perchè faccio parte di quella schiera di persone che si incaponisce nel difendere e incentivare la mobilità dolce di ciclisti e pedoni, non la digerisco proprio! Voglio una citta più sicura, meno inquinata, meno congestionata e meno invasa dalle auto. E con ciò? Nei limiti del possibile sono un pedo/ciclista urbano, è vero! E invito i leghisti della nostra città a non far finta di essere ignoranti solo per tornaconto politico immediato. Guardino a quello che di buono c’è intorno a noi, perchè anche nella nostra automobil-dipendente Italia vi sono esempi virtuosi ed invidiabili. Per esempio nella città di Ferrara, definita “Città delle biciclette”, la quale, peraltro, dal 2019 è amministrata da Alan Fabbri, un sindaco leghista DOC. T’he capii?

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