Falsi rimborsi dell’Agenzia delle Entrate «per alleviare gli effetti nocivi causati dalla guerra in Ucraina» e anche mail con presunte notifiche di una cartella di pagamento, consultabile tramite un falso link all’area riservata personale. In questi giorni si stanno diffondendo, tramite posta certificata, due campagne di phishing che utilizzano a fini truffaldini l’immagine dell’Agenzia delle Entrate. «Se non altro va riconosciuta agli autori la fantasiosità- – spiegano dall’Agenzia delle Entrate -, visto che riguarda una presunta domanda di rimborso “per alleviare gli effetti nocivi causati dalla guerra in Ucraina” e risulta particolarmente insidiosa in quanto, oltre alle credenziali personali, chiede di comunicare anche dati bancari».

Le due truffe

PRIMO CASO – Nella prima caso appare una schermata dove vengono chiesti i dati personali. Cliccando su “Avanti” si procede con l’inserimento dei dati bancari e si giunge a una schermata di riepilogo del fantomatico rimborso.

SECONDO CASO – L’altra trappola riguarda invece l’ennesima riproposizione della notifica di una cartella di pagamento, consultabile tramite un falso link all’area riservata personale.

 

Selezionando il link si arriva alla schermata seguente, ovviamente contraffatta, nella quale si chiede di inserire le credenziali che verranno così sottratte: