«Fare bene il Palio vuol dire fare bene alla città di Legnano». Così la presidente della Fondazione Palio, Maria Pia Garavaglia, ha parlato agli studenti dell’Isis Dell’Acqua, tornando dietro alla cattedra nella città dove l’ex ministro ha iniziato la sua carriera proprio come docente di lettere. «Questo organo del Terzo Settore, privatistico ma no-profit – ha spiegato -, è nato un anno fa, nel febbraio 2022. A maggio dovevamo già fare il Palio: abbiamo corso più dei cavalli per mettere a punto la manifestazione, ma ce l’abbiamo fatta.  Il lavoro da fare è tantissimo: dal reperimento del fieno per i buoi, alla stanza d’albergo per “nascondere” il mossiere la notte prima del Palio, bisogna studiare tutto nel dettaglio. Persino per aggiustare la ruota del Carroccio occorre una grande ricerca. Tutto questo è una meraviglia ma anche una responsabilità. Questo ci fa capire quanto sia importante la Fondazione per la cittadinanza: non possiamo tradire la fiducia del Comune che l’ha voluta costituire».

L’ex Ministro si è rivolta in particolare agli studenti dell’indirizzo di Turismo, ma non solo: «Io credo che finita la quinta tutti voi possiate mettervi in gioco e costituire una Fondazione, un’occasione per creare lavoro, foriera di innovazioni». Maria Pia Garavaglia ha raccontato anche la sua esperienza come vicesindaco di Roma, diventata in quegli anni “Città del Cinema” e, sollecitata sul rapporto tra Palio e turismo, ha concordato sull’importanza della comunicazione, raccogliendo dal pubblico la proposta di prevedere una cartellonistica dedicata, tra cui la scritta “Legnano Città del Palio” nei suoi principali ingressi: «Porterò la proposta nel prossimo consiglio di amministrazione della Fondazione». Tra i progetti in discussione anche lo sviluppo di una scuola di artigianato e costumi legata al Palio.

Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione Palio di Legnano