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Laffusa (Lega Legnano) alle donne del PD: “Vi siete arrampicate sugli specchi per difendere Bello Figo”

Dopo il comunicato del PD che ha apprezzato il consenso dato dalle donne democratiche al concerto di Bello Figo, l'ultima puntata sulla vicenda è una dichiarazione della consigliera leghista Daniela Laffusa

Legnano laffusa

Arriva via social la risposta di Daniela Laffusa (Lega) al recente comunicato sulla posizione delle consigliere democratiche in merito al “caso Bello Figo”. In questa nuova puntata della vicenda che ha animato l’ultimo consiglio comunale, l’esponente leghista riprende concetti più volte enunciati e torna a condannare l’atteggiamento , in difesa del concerto, da parte delle donne in maggioranza, ritenendo che «a volte, sarebbe necessario farsi un bagno di umiltà, ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa: non è sintomo di debolezza ma di grande intelligenza… l’imbarazzo tradito da alcune consigliere nei loro interventi e soprattutto i contenuti di questi denotano una evidente forzatura del proprio reale sentire… Non pretendevo, ma pensavo e mi aspettavo da donna una condanna, una presa di distanze – sempre il pensiero di Laffusa – e questo non vuol dire pretendere di poter dire alle colleghe di maggioranza cosa dovrebbero dire e pensare ma semplicemente pensare di trovare in loro quella sensibilità e quel buon senso che ritenevo essere un denominatore comune». Di seguito il comunicato integrale

Ho finalmente contezza del punto di vista delle consigliere del Pd dopo quasi due mesi e non perchè le interrogazioni hanno impedito loro di rispondere ( come da regolamento comunale): se avessero voluto esprimere la propria opinione avrebbero potuto farlo durante le dichiarazioni di apertura del Consiglio Comunale del 13 settembre, del 27 settembre, del 25 ottobre visto che i documenti sono stati protocollati il 5 settembre.
Avrebbero potuto scrivere un comunicato stampa, un post su facebook ma effettivamente perchè farlo se hanno avvallato ” l’artista”, l’ evento e la decisione di Sindaco e Assessore a cui sono addirittura stati fatti i complimenti per l’iniziativa?
Non pretendevo (come si legge nel comunicato) ma pensavo e mi aspettavo da donna una condanna, una presa di distanze e questo non vuol dire pretendere di poter dire alle colleghe di maggioranza cosa dovrebbero dire e pensare ma semplicemente pensare di trovare in loro quella sensibilità e quel buon senso che ritenevo essere un denominatore comune.
Certa che in una situazione del genere senza se e senza ma tutti saremmo stati per una volta dalla stessa parte ma evidentemente mi sbagliavo.
Non condivido ma rispetto comunque la loro opinione.
L’imbarazzo tradito da alcune consigliere nei loro interventi e soprattutto i contenuti di questi denotano a mio avviso una evidente forzatura del proprio reale sentire.
Come si può infatti dire che il simbolo contro la violenza sulle donne è stato oltraggiato da dei volantini contenenti alcuni testi delle canzoni di Bello Figo e poi non indignarsi quando quelle stesse parole vengono cantate davanti a centinaia di giovani ragazzi?
Un po’ contradditorio, non trovate?
Perchè giustificare il Patrocinio concesso dal Comune all’evento se è tutto bello, culturale, adeguato?
Tra l’altro la giustificazione riferita in aula oltre ad essere falsa perchè il Patrocinio non è legato a nessun regolamento di contributi erogati alle associazioni è anche imbarazzante.
La consigliera del Pd voleva sottintendere che siccome la Cooperativa Italia Sahel gestisce il centro Pertini e per questo motivo prende dei cospicui contributi dall’Amministrazione, allora necessariamente il Comune ha dovuto erogarlo come se la scelta fosse obbligata e non frutto di una decisione di Sindaco e Giunta.
Evidentemente questa Amministrazione ha ritenuto che questo evento promuovesse l’immagine del Comune in ambito culturale, che valorizzasse la crescita della comunità e della sua immagine tanto per citare alcuni dei motivi per cui il Patrocinio viene concesso.
Giovedì sera in aula , la stessa consigliera del Pd ha addirittura paragonato Bello Figo a Vasco Rossi, Mogol, Battisti, Guccini, come si può paragonare questo trapper a chi ha fatto la storia della musica italiana?
Ancora ho nelle orecchie lo stridio di queste ridicole arrampicate sugli specchi che danno la misura di come questa maggioranza voglia sempre e comunque avere ragione e non si interroga mai sul suo operato.
Penso che a volte sarebbe necessario farsi un bagno di umiltà, ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa: non è sintomo di debolezza ma di grande intelligenza.
Evviva la libertà di espressione: quella libertà che non dovrebbe mai arrivare a quegli estremi che nessuno di noi vorrebbe ascoltare….
Ricordo che l’evento è costato 5000 euro pagato con i soldi dei cittadini legnanesi.
Daniela Laffusa

Redazione
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Pubblicato il 30 Ottobre 2022
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