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La maggioranza replica alla Lega: “A Legnano stiamo rimettendo ordine a tutti i vostri errori”

Nella replica dei gruppi al governo della città alle critiche sollevate dalla Lega vengono evidenziati tanti meriti dell'attuale amministrazione ed emerge una contrapposizione netta sulle modalità operative.

palazzo malinverni - comune Legnano

“Un fare paziente e costante”. Con questo comportamento la maggioranza a Legnano intende rispondere alla Lega che, invece, preferirebbe accompagnarsi ad  “atteggiamenti infantilmente ostruzionisti in consiglio comunale”. Partito Democratico, Insieme per Legnano – Legnano Popolare, riLegnano rispondono così al comunicato dei leghisti. Un testo in cui vengono evidenziati tanti meriti dell’attuale amministrazione, appaiono rari i riferimenti alle critiche della Lega e, appunto, in cui emerge una contrapposizione netta sulle modalità operative tra i due schieramenti. “Noi preferiamo rispondere con un fare paziente e costante – la conclusione della maggioranza- . Fare e non gridare, giorno per giorno, cambiando un pezzettino di città e mettendo le basi per sostenere quel cambiamento che Legnano ha chiesto dopo la paralisi, causata anche dalla Lega, tra il 2017 e il 2019“.

Non passa giorno che la Lega di Legnano non la spari sempre più grossa: terrore e tragedia si starebbero abbattendo sulla città, da quando il Sindaco Radice governa con la sua squadra.

È vero, la città che abbiamo trovato era al limite: non della decadenza ma della paralisi. Opere pubbliche bloccate (dalla piscina abbandonata, alla biblioteca mai decollata), uffici paralizzati dalla paura dopo i tristi fatti giudiziari, manutenzioni stradali e ai marciapiedi ridotte al minimo, servizi sociali al palo per la non partecipazione ai progetti di piano di zona e azienda sociale…

Eppure la città ha resistito (nonostante i pasticci della Lega) e ora è ripartita. Dopo quasi due anni di amministrazione arancione si vede la scossa data alle opere e alle manutenzioni che sono ripartite: decine di chilometri di strade e marciapiedi che finalmente vengono riparati, le zone pedonali in corso Magenta, alla Ponzella, le piste ciclabili e i progetti per cambiare il modo di muoversi e vivere la città.

Una pioggia di milioni (ormai ne contiamo quasi quaranta!) vinti partecipando a bandi per ammodernare scuole, impianti sportivi, parchi e piazze, di cui vedremo i frutti nei prossimi anni. Aree dismesse da anni che riprenderanno vita, dalla ex Manifattura alla ex Gianazza, dalla ex Bernocchi alla Crespi.

La cultura in fermento, con iniziative, mostre ed eventi che, nonostante il covid, hanno fatto riaprire il castello, il teatro, il palazzo Leone da Perego coinvolgendo decine di associazioni e artisti locali.

E poi le scuole e il sociale finalmente al centro dell’azione politica e della vita cittadina.

Non parliamo poi del successo evidente del Palio e delle prime iniziative di politica ambientale che incideranno fortemente sulla vita dei legnanesi dei prossimi anni: un termovalorizzatore che riparte per diventare il fulcro di una raccolta e uno smaltimento rifiuti sempre più differenziati (a breve si parte con la tariffa puntuale), interventi su edifici pubblici con pannelli solari e cappotti termici, programmi di piantumazione (al parco Falcone e Borsellino per esempio, in collaborazione con la Famiglia Legnanese)) e infine l’illuminazione pubblica che dopo anni di parole finalmente a breve partirà con nuove luci a led.

Allora tutto oro con Radice? No: certamente tanti problemi ancora ci sono e tanto, tanto, tanto resta da fare. In alcuni ambiti (lo sport per esempio) le situazioni sono talmente logorate e i ritardi accumulati cosi grandi che rimettere in ordine le cose non sarà facile, richiederà ancora tempo e fatica.

Ma ai roboanti comunicati distruttivi e quasi ridicoli per la narrazione tetra e da storia del terrore con cui la Lega si diverte quasi quotidianamente a far prendere aria alla bocca, agli atteggiamenti infantilmente ostruzionisti in Consiglio Comunale, talmente imbarazzanti che anche altre forze di opposizione in più occasioni si sono viste costrette a prenderne le distanze, noi preferiamo rispondere con un fare paziente e costante. Fare e non gridare, giorno per giorno, cambiando un pezzettino di città e mettendo le basi per sostenere quel cambiamento che Legnano ha chiesto dopo la paralisi, causata anche dalla Lega, tra il 2017 e il 2019.

Partito Democratico, Insieme per Legnano – Legnano Popolare, riLegnano

Redazione
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Pubblicato il 14 Giugno 2022
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