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Con un sms-truffa rubati 90mila euro ad un commerciante di Legnano: «Le vittime lasciate troppo sole»

E' successo a uno storico negoziante del quartiere Legnanello. Il suo conto corrente è stato letteralmente svuotato, dopo avere aperto un messaggio che segnalava tentativi impropri di prelievo

truffa

Sono bastati pochi click e il conto corrente di un commerciante del quartiere Legnanello è stato letteralmente svuotato. I risparmi di una vita, 90mila euro, gli sono stati sottratti in pochi istanti con un sms-truffa. Un messaggio che, apparentemente, riportava i contatti di un istituto bancario, ma che in realtà era una vera e propria trappola: «Mi è arrivato un messaggio alert – spiega il commerciante – che riportava il nominativo e i numeri telefonici della mia banca. Il messaggio segnalava tentativi impropri di prelievo dal mio conto corrente. Mi sono fidato. Ho cliccato, poi ho ricevuto una chiamata ed ho pensato di parlare con un operatore. In buona fede ho seguito le istruzioni. Poi al mattino ho scoperto che sul mio conto corrente aziendale non era rimasto niente».

Sono diversi gli sms truffa che arrivano sui cellulari e il commerciante legnanese non è inconsapevole di questo fenomeno. «Sono sempre stato attento – afferma -. Mai mi sarei aspettato una truffa così subdola: l’imitazione di contatto è stata fatta a regola d’arte. Sapevano bene quale conto corrente potevano svuotare. Mi hanno rubato i risparmi di una vita».

Il commerciante ha poi presentato denuncia all’ufficio di Polizia Postale del Commissariato di Legnano ed ha poi deciso di raccontare la sua storia, segnalando anche la totale mancanza di sostegno da parte del suo istituto bancario: «Mi sono rivolto alla mia banca che si trova a Legnano – ha spiegato il legnanese – per un aiuto… un consiglio, visto che sono un cliente storico. Niente. Sono stato rimbalzato: incredibile vero? I truffatori agiscono senza pietà utilizzando indisturbati i recapiti degli stessi istituti bancari e forse riescono anche a eludere la privacy. Con una facilità disarmante riescono a farla franca, quasi prendendo in giro le stesse banche. Mentre noi, che siamo vittime, siamo colpevolizzati: perchè non siamo stati abbastanza attenti o furbi. Siamo lasciati da soli, mentre questi criminali continuano a rubare».

Il modus operandi si evolve con celerità ed i cyber criminali continuano a perfezionare il loro modo di truffare. La modalità più diffusa resta il “phishing“: il truffatore si finge un’istituzione, un ente, una banca per conquistare credibilità e tramite l’inganno riesce a ottenere informazioni personali come dati per risalire alle carte di credito o codici di accesso a conti correnti. L’altra tecnica più utilizzata nel 2021 è stata l’invio di malware, programmi, documenti o messaggi di posta elettronica in grado di apportare danni a un sistema informatico. «Un fenomeno preoccupante che deve portare ad una attenzione via via sempre maggiore del consumatore online – afferma il presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – la nostra Associazione è in prima linea per combattere il fenomeno e per assistere chiunque subisca truffe o raggiri online».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 07 Marzo 2022
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