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Bicipolitana, il consigliere Garavaglia invita i residenti di via Foscolo a votare: “Vostro punto di vista è prezioso”

Sono 82 i residenti di via Foscolo che al momento (27 gennaio) hanno partecipato al sondaggio diffuso dall'amministrazione comunale e aperto fino al 31 gennaio

Bicipolitana

Sono 82 i residenti di via Foscolo che al momento (27 gennaio) hanno partecipato al sondaggio diffuso dall’amministrazione comunale per meglio valutare dove fare passare il tracciato della Bicipolitana nell’Oltresaronnese. Una sorta di referendum, che parte dalla proposta avanzata dal comitato Vivi Legnarello di spostare la ciclabile nella via parallela (che conta circa 200 residenti, compresi anche quelli che si affacciano su via Foscolo o hanno un’attività commerciale lungo l’arteria), ma che lo stesso comitato ha giudicato «fuorviante» per come è stato realizzato. Per rispondere al sondaggio c’è tempo fino al 31 gennaio.

Dopo la risposta dell’amministrazione comunale, che ha chiarito in una nota stampa la questione dei parcheggi, che verrebbero “tolti” in via Foscolo, e un video pubblicato dal sindaco Lorenzo Radice sui social, interviene il consigliere delegato alla Bicipolitana, Paolo Garavaglia che rinnova l’invito a partecipare al sondaggio, precisando che «l’amministrazione comunale ed il sottoscritto non hanno alcuna preferenza tra le due proposte progettuali oggetto della consultazione e sono ben disposti nei confronti di entrambe».

«Ognuna ha pregi e difetti – sottolinea Garavaglia -. Ad esempio, la realizzazione di un senso unico e di due corsie ciclabili in via Volta avrebbe il vantaggio di mettere in sicurezza una strada eccessivamente gravata dal traffico veicolare e di conferirle una nuova vocazione: non più una mera arteria ad alto scorrimento ma un corridoio ciclabile più consono alle dimensioni della carreggiata, che garantirebbe nuova linfa al commercio locale. D’altro canto, via Foscolo è anch’essa una buona soluzione, certo più conservativa e meno visionaria della precedente, ma comunque pregevole poiché la via, in virtù del suo carattere tranquillo e ameno, è senza dubbio a misura di biciclette. Pertanto, respingo con fermezza le informazioni fuorvianti che sono state fatte girare nel quartiere in questi giorni. In particolare, il quesito del sondaggio è stato costruito per rappresentare nel modo più neutro e oggettivo possibile le due alternative».

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Rispetto al reale numero di parcheggi che verrebbero soppressi in via Foscolo, il consigliere comunale segnala che «i numeri indicati sono quelli rilevabili dal progetto; in ogni caso, il punto dirimente non è se siano 35, 40 o 43, ma quale tipo di via i residenti preferiscano avere sotto casa in futuro».

«Da quando l’amministrazione Comunale ha esplicitato la sua intenzione di rendere via Volta a senso unico per lasciare spazio ad un percorso ciclabile, si è aperto un fitto confronto con i residenti, la Consulta Oltresempione e Confcommercio. Frutto di quel confronto è stata la decisione
dell’amministrazione comunale di sospendere la realizzazione del percorso ciclabile in via Volta per verificare l’opinione della cittadinanza rispetto alle alternative progettuali (via Volta/via Foscolo). In particolare, il comitato Vivi Legnarello – ricorda Garavaglia –  si è fatto portavoce della presunta disponibilità dei residenti di via Foscolo a lasciare spazio alla ciclabile, anche perdendo parcheggi, pur di non subire un aumento del traffico veicolare e di non trasformare il primo tratto di via Volta a senso unico. Tale proposta è stata accolta con piacevole sorpresa dall’amministrazione, poiché segnalerebbe un’importante disponibilità della cittadinanza a rivedere schemi di comportamento consolidati (avere il parcheggio sotto casa). Per verificare questa ipotesi, è stato deciso di procedere con un sondaggio teso a raccogliere un ulteriore elemento utile
a prendere una decisione finale il più possibile ponderata e condivisa».

In conclusione, Garavaglia rinnova «l’invito ai cittadini di via Foscolo ad esprimere la propria preferenza votando al sondaggio perché il loro punto di vista è per noi prezioso. La partecipazione è faticosa, soprattutto in una città che, salvo qualche parentesi, per tanti anni è stata disabituata dalla politica a partecipare. Noi continuiamo a credere che i cittadini vadano ascoltati e non ci fermeremo di fronte a qualche sgambetto sleale perché le scelte condivise, seppur più faticose da maturare, sono quelle di cui la cittadinanza ha bisogno. In fondo, è nell’interesse di tutti una Legnano meno inquinata e meno trafficata, insomma, una città più vivibile, più sana e a misura d’uomo».

Redazione
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Pubblicato il 27 Gennaio 2022
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