Al cimitero parco di Legnano un campo dedicato alla sepoltura dei fedeli islamici
L'associazione culturale Italo-Araba aveva protocollato una richiesta nel febbraio 2020. Oggi, la richiesta si sta concretizzando in un progetto dell'amministrazione comunale
«L’assessore Berna Nasca sta prendendo contatti con le associazioni interessate e, a breve, il progetto di un’area al cimitero parco di Legnano verrà destinata alla sepoltura di persone con fede islamica». La conferma di una notizia che stava circolando in questi giorni arriva dal sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, trovando anche in mons. Angelo Cairati un’autorità favorevole all’idea.
L’associazione culturale Italo-Araba, con la gestione commissariale della dr.ssa Cristiana Cirelli, aveva protocollato una richiesta nel febbraio 2020 in questo senso, imitata nel novembre dello stesso anno dall‘associazione Jasmine, a seguito della morte di una giovanissima mamma di origine marocchine.
Entrambi gli appelli sono stati subito recepiti da Radice, una volta diventato sindaco: «Sappiamo che molti di loro, fino ad ora, una volta defunti, preferivano essere rimpatriati per riposare nella terra d’origine. Oggi – spiegava Radice – proprio per l’emergenza covid e la chiusura conseguente delle frontiere questa soluzione diventa assai difficile. Ci si propone anche la scelta delle nuove generazioni di fedeli islamici che vogliono rimanere nel nostro paese in quanto la loro vita si concretizza proprio nel nostro territorio».
L’ufficialità del progetto avverrà a breve. L’area scelta per le sepolture (circa un centinaio), comunque, è già stata definita. Si tratta di una zona del Campo S.Marco, dove proprio in questi giorni sono in corso lavori per sistemare le ultime sepolture.
«Al di là di ogni fede e ideologia, il rispetto dei defunti è un dovere di umano rispetto e di pacifica convivenza – così Radice – . Oggi non è più rimandabile, in una città di 6o mila abitanti al centro di un territorio di quasi 300 mila, considerare queste richieste».
Ieri, dopo la celebrazione della messa dedicata a San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, mons. Angelo Cairati, ha confermato di condividere assolutamente il progetto comunale. «Dobbiamo sempre batterci non per il privilegio di una religione, ma per la reciprocità», spiegava il nostro prevosto nell’omelia trattando la persecuzione nei confronti di San Sebastiano e quindi dei cristiani in generale. Così, crediamo, anche in relazione a questo principio ecco il giudizio favorevole al “cimitero islamico”.
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