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Legnano scommette su un bando per trasformare le stalle del Castello in una fucina di artisti

Palazzo Malinverni punta a trasformare le stalle del Castello in uno spazio polivalente che possa ospitare iniziative culturali ma anche fare da residenza temporanea per gli artisti

stalle castello legnano

Il Castello di Legnano come cornice per eventi culturali ma anche, ed è questa la novità, come laboratorio e all’occorrenza residenza temporanea per gli artisti. La giunta arancione di Lorenzo Radice scommette su un bando regionale per riqualificare le stalle del Castello visconteo e trasformalo, su due livelli, in uno spazio polivalente che possa sia ospitare iniziative culturali, sia accogliere i laboratori degli artisti ma anche, in caso di necessità, fare loro da residenza per un periodo limitato di tempo.

Il progetto, che dovrà essere studiato a quattro mani con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, punta al recupero di «una parte del Castello oggi ridotta a rudere» con un restyling comunque in continuità con le attività che già oggi l’edificio storico ospita, e prevede complessivamente una spesa da un 1,5 milioni di euro: un milione di euro Palazzo Malinverni spera di ottenerlo attraverso il bando “Autonomia e cultura” promosso dal Pirellone, mentre gli altri fondi necessari arriveranno direttamente dalle casse comunali.

«L’amministrazione, sfruttando le tante opportunità di finanziamento aperte, è impegnata sin dal suo insediamento a intercettare possibilità di reperire risorse partecipando a bandi – sottolinea l’assessore alle opere pubbliche Marco Bianchi, che mercoledì 12 gennaio ha presentato il progetto in commissione -. Dopo i venti milioni ottenuti lo scorso anno per la rigenerazione urbana e finalizzati all’housing sociale (Pinqua) e per lo sviluppo urbano sostenibile nell’ambito della strategia “La scuola si fa città” ci concentriamo adesso su altri temi che ci stanno a cuore, la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e ambientale. Si tratta di un’opportunità importante per dare forma a quell’obiettivo, “un fiume di cultura”, che avevamo dichiarato in campagna elettorale: l’asse dell’Olona, in questo senso, nel suo tratto dal museo civico al Castello e al Parco, costituisce un unicum presentando valenze culturali, storiche, paesaggistiche e ambientali, oltre a far parte di quel sistema di mobilità dolce che stiamo lavorando per migliorare ed estendere».

Parlando di riqualificazioni, però, non c’è solo il Castello nel mirino di Legnano. Lungo l’asse dell’Olona, sfruttando i fondi del PNRR l’amministrazione punta infatti ad un ventaglio molto più ampio di interventi attraverso un progetto che porta la firma dell’intero Alto Milanese. La proposta finale sta ancora prendendo forma, ma tra le ipotesi che la Città del Carroccio ha tirato fuori dal cassetto troviamo, oltre al biciplan e al Castello, interventi che riguardano l’ex Macello, Palazzo Leone da Perego, la Torre Colombera, gli ex Bagni Pubblici di via Pontida, il Museo Sutermeister e il Parco Castello.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Gennaio 2022
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