Una cinquantina di persone hanno assistito allo spettacolo di Jacopo Zerbo al centro sociale Il Salice di Legnano protagonista della seconda serata della Stagione Teatrale del Pertini.

«Il ponte festivo che ha portato fuori città un bel numero di Legnanesi e l’azzardo della proposta (parafrasando Manzoni e data la marginalità in cui viene relegato a scuola, ci si poteva chiedere “Gozzano, chi era costui?”), una buona cinquantina di persone – è il resoconto dei promotori della stagione teatrale – ha potuto (ri)scoprire l‘ironia amara e al contempo l’acutezza nella descrizione di un mondo in trasformazione contenuto nelle poesie dell’autore torinese, stroncato non ancora trentatreenne dalla tubercolosi. Se la formula consolidata dell’associare l’ottimo giropizza allo spettacolo teatrale “servito come dolce” ha già dato in passato ottimi risultati, i dubbi residui sono stati subito spazzati via dall’intelligente formula con cui Jacopo Zerbo, l’attore in scena, ha dato voce e vita ai diversi personaggi gozzaniani in virtù di una raffinatezza interpretativa sorretta da una tecnica rara che hanno tenuto incollati alle sedie i presenti per tutta l’ora di rappresentazione, costellata nel durante e alla fine da sinceri e caldi applausi. Generosamente poi, una volta sceso dal palco, Jacopo si è intrattenuto col pubblico per raccogliere le loro impressioni e domande».

Il prossimo appuntamento sa la poesia, che sarà il 10 dicembre, col “Convivio infernale” che vedrà la Compagnia de I Gelosi cimentarsi con una rilettura del tutto anticonvenzionale dell’Inferno dantesco nel sette centenario della morte del Sommo Poeta.