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Un’indagine serrata nella Sicilia del Ventennio fascista: “L’uranio di Mussolini”

libro sul comodino

L’uranio di Mussolini
di F. Forte V. Vizzini
ed. Mondadori
€ 21.00

Di solito amo introdurre i libri scelti per questa rubrica con dei cenni sull’autore o sullo stile del libro di cui parleremo, ma questa volta voglio citare un grandissimo autore di noir, Massimo Carlotto, che ha saputo condensare in poche parole la forza di questo romanzo: «È facile, oggi, infilare Mussolini in una storia. È meno facile riuscire a scrivere qualcosa di originale che in qualche modo abbia a che fare con Mussolini e il Ventennio fascista. In questo romanzo gli ingredienti ci sono tutti. Il periodo storico, le ambientazioni, la trama ricca di
intrighi e indagini complesse, ma soprattutto due protagonisti ben riusciti, che non si dimenticano tanto facilmente».

Perchè questo hanno fatto Franco Forte e Vincenzo Vizzini: hanno creato un a coppia investigativa davvero esplosiva, che unisce Nord e Sud, intuito e metodo, impulsività e capacità deduttiva, ragione e passione. Una coppia di investigatori che riesce a fare delle proprie diversità un motore propulsivo per risolvere un caso che potrebbe addirittura ribaltare il futuro della nazione.

Siamo a Ragusa, nel 1934. Il commissario Vincenzo Ibla viene spedito sotto il sole di luglio alle cave di Spaccaforno: tra le rocce è stato rinvenuto un cadavere, ma è al confine di due giurisdizioni, e le rispettive questure sono già pronte a rimbalzarsi a vicenda la responsabilità delle indagini. Appena vede la salma, però, Ibla capisce che il caso è suo, perché la vittima è Vittorio Borgia, un suo vecchio compagno d’armi, ora miliziano fascista. Sembra un semplice omicidio passionale, ed è quindi con sorpresa e con una punta di malcelato fastidio che il commissario apprende dell’imminente arrivo da Milano di un certo Franco Durante, un funzionario fascista che, pare, Mussolini in persona ha inviato a Ragusa per coadiuvarlo nella ricerca dell’assassino di Vittorio.

Uomo del Nord tutto d’un pezzo, Durante segue con impazienza il lavoro di Ibla, che da parte sua ricambia con tutto il sospetto per un uomo di una cultura così lontana dalla Sicilia. Presto, però, i possibili moventi dietro l’omicidio di Vittorio raddoppiano e si ramificano verso mondi e intrighi sempre più oscuri e complessi, costringendo i due a proteggersi e sostenersi a vicenda, perchè solo unendo le forze potranno venire a capo di questo enigma…

Certo, gioverebbe sincerità fra i due. Durante, infatti, ha i suoi segreti, e sono legati a filo doppio con ciò che sta succedendo nelle stanze più segrete di Roma: lo scienziato Enrico Fermi ha promesso a Mussolini un’arma straordinaria e terribile, ma per svilupparla ha bisogno di uranio, quello che il Duce ha in mente di estrarre in Ciad
dopo averlo conquistato con la campagna d’Africa, per poi trasbordarlo in Italia.

Ispirandosi a eventi attestati ma poco conosciuti, Franco Forte e Vincenzo Vizzini tessono un thriller mozzafiato nell’Italia del Ventennio, sullo sfondo dell’incontro-scontro tra il regime fascista, le più grandi potenze mondiali e il progetto di quella bomba atomica destinata a segnare le sorti del Secondo conflitto mondiale.

Davvero da leggere!

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Agosto 2021
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