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Due mesi di “Punto Europa” a Legnano: “Lavoriamo sulla cultura del bando”

In occasione della Festa dell'Europa, LegnanoNews ha intervistato il consigliere comunale Francesco Toia per un bilancio dei primi mesi di attività dello sportello "Punto Europa"

Legnano Toia

Domenica 9 maggio, Festa dell’Europa. Sono passati ormai 71 anni da quel 9 maggio 1950 che sulla carta di identità dell’Unione Europea potremmo trovare alla voce data di nascita. Allora Robert Schuman, ministro degli Esteri francesce, parlò per la prima volta di una cooperazione politica per scongiurare il rischio di nuova guerra tra gli Stati del Vecchio Continente: da lì in poi è storia, e oggi quella storia viene metaforicamente ripercorsa con una ricorrenza che celebra la pace e l’unità in Europa.

Legnano onorerà la ricorrenza promuovendo la conoscenza dell’UE nelle scuole cittadine, ma anche per i grandi da qualche mese in città c’è un “pezzetto” di Europa in più: “Punto Europa”, la finestra territoriale sui bandi europei aperta nei mesi scorsi dalla lista Toia per favorire l’integrazione comunitaria. Per fare il punto della situazione a poco più di due mesi dal taglio del nastro, LegnanoNews ha intervistato Francesco Toia, consigliere comunale tra i promotori dell’iniziativa.

Che accoglienza ha ricevuto in questi primi mesi il nuovo “Punto Europa”?
Siamo soddisfatti di come è stata accolta l’iniziativa. In Italia in generale, e non solo a Legnano, bandi e finanziamenti europei spaventano un po’ imprenditori, aziende e commercianti perché c’è l’idea di un sistema pachidermico, burocratico e abbastanza complesso. La cultura del bando è ancora embrionale, insomma, e bisogna lavorarci: il nostro sistema inizia ad essere ben rodato e siamo soddisfatti di questo proprio perché si tratta di una proposta innovativa, non sono in molti ad offrire un servizio di questo tipo.

Che tipo di interlocutori avete avuto in questo periodo?
Abbiamo avuto un primissimo contatto con una consulente strategica aziendale con la quale abbiamo analizzato delle linee guida che possano essere proposte alle aziende con le quali collabora per poter aderire ai bandi europei. Ci siamo confrontati con un’azienda attiva nel settore agricolo per valutare quali sono le nuove frontiere di un settore così importante, e anche con un’azienda per così dire complementare all’agricoltura, attiva nel settore dell’alimentazione. Abbiamo poi avuto colloqui interessantissimi con due consulenti all’internazionalizzazione per individuare le caratteristiche per rendere idonee determinate aziende ai bandi per l’internazionalizzazione che l’Europa propone, e abbiamo anche analizzato un bando di Regione Lombardia sui grandi eventi sportivi con alcune associazioni sportive legnanesi. Nelle ultime settimane abbiamo avuto contatti con commercianti e ristoratori con i quali abbiamo studiato le possibilità in relazione ai passaggi generazionali e alla presenza in ruoli comunque importanti dell’azienda delle donne.

Che risultati hanno portato finora i colloqui che avete avuto?
In generale possiamo dire che i bandi europei sono diretti più alle produzioni che al commercio al dettaglio, rispetto al quale entrerebbero in gioco più le amministrazioni comunali con il loro ruolo nella gestione delle risorse nazionali.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Maggio 2021
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