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“Oms, Ema e Ats con le loro ambigue valutazioni e procedure ci aiuteranno davvero a uscirne?”

I dubbi di un papà di una bimba fragile, dopo la quarantena in cui è stata collocata una intera classe e le regole per il rientro a scuola

a scuola a piedi

Sono papà di una bambina “ fragile”, inserita in una scuola paritaria del comune di Legnano. Settimana scorsa, la classe viene chiusa per un caso di positività tra gli alunni. ATS ha messo in quarantena dall’ultimo giorno di contatto con il bambino positivo l’intera classe per , come da procedura, 14 giorni. Ora, prima di rientrare in classe, arrivano le precisazioni dalla scuola sotto suggerimento di ATS.

Di seguito le indicazioni in merito, secondo quanto indicato dall’ ATS:
A- Per rientrare a scuola bisogna consegnare all’ingresso l’attestazione del medico curante a seguito del tampone programmato dall’ATS. L’esito del tampone non deve essere recapitato.
B- Oppure, in assenza di sintomi, si può rientrare a scuola sotto la propria responsabilità, senza effettuazione del tampone e senza attestazione del medico curante.

Analizzando i punti A e B mi viene da pensare:
1) Tutti i genitori che si prendono la responsabilità, come dovrebbe essere, di far eseguire il tampone, sono tenuti sotto stretto controllo e sono obbligati a mostrare il certificato
2) Tutti gli altri genitori che, in assenza di sintomi, come la stragrande maggioranza dei bambini, non sono tenuti a fare niente e quindi possono rientrare senza fare niente.
3) Quindi la scuola non può controllare niente
4) Quindi il personale scolastico accetta tutto con estrema sincerità senza porsi il problema che un bambino può essere asintomatico e quindi non mostrare sintomi apparenti.

Dopo L’Oms, che non sa ancora dopo analisi e ricerche, se la pandemia sia naturale o artificiale, dopo l’Ema che secondo dati ufficiali il suo fatturato è dovuto dall’80 % da capitali di Big Pharma , ente che dovrebbe controllare ma in realtà, dai dati di bilancio, il controllato controlla il controllore, abbiamo anche nel nostro territorio ATS che ha procedure in cui chiude in maniera obbligatoria classi, scuole e personale ma che in realtà non obbliga a nessuno a rientrare a scuola con tampone negativo.

Qualche giorno fa c’è stata la festa della terra. Tutti i grandi si sono riuniti per salvare il pianeta. Complice il bel tempo, si inizia ad uscire. E, uscendo, vedi gesti irresponsabili: senza mascherine, tutti assemblati e parecchi maleducati che buttano per terra bottiglie di plastica e sporcizia varia.

E quindi mi viene da pensare: Il pianeta se la caverà. È l’essere umano che è in difficoltà. Salvaguardare la Terra è indispensabile per la sopravvivenza di noi esseri umani. Ma senza responsabilità individuale non andremo da nessuna parte.

Questo vale per Oms, Ema e Ats con le loro ambigue valutazioni e procedure.

Lettera firmata

Foto d’archivio in copertina

Redazione
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Pubblicato il 01 Maggio 2021
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