Si sono svolti martedì 21 settembre i funerali del legnanese Gianni Salmoiraghi, proprietario dello storico mulino Ambrogio Salmoiraghi di via Pietro Micca che fino al 1984 ha macinato la farina per i più importanti marchi di panettoni e pandoro del Bel Paese.

Grande e appassionato lavoratore, è morto all’età di 95 anni. La figlia Barbara ricorda la sua  precisione che lo ha sempre contraddistinto in ambito lavorativo: «Era molto benvoluto – racconta la figlia -. Dopo avere chiuso il mulino, che gestiva con lo zio Attilio, ha continuato a lavorare come consulente, era preciso e molto apprezzato. Ha lavorato fino a quando aveva 80 anni e guidato fino a 93».

Il mulino è stato fondato a Legnano nel novembre del 1922 da Ambrogio Salmoiraghi che lo ha lasciato in eredità prima al figlio Luigi e poi al fratello Attilio e al nipote Gianni: «Il mulino forniva la farina ai panifici ma soprattutto alle più importanti aziende produttrici di panettoni e pandori come Alemagna, Motta o Galbusera – ricorda la figlia – Ogni mercoledì mio papà andava alla borsa per scegliere e comprare il grano che doveva rispettare rigidi protocolli che veniva macinato secondo l’arte molitoria. Un lavoro duro e faticoso». Dopo la chiusura, avvenuta nel 1984, il mulino è rimasto in via Pietro Micca per altri 10 anni: nel 1994 anche «l’ultimo testimone della Legnano dei Mugnai», come riporta il periodico “Il Promemoria”, «è stato abbattuto per fare posto a moderni appartamenti»: «Un vero peccato – commenta la figlia – perchè non è rimasta traccia di un pezzo di storia della nostra città»

Sempre le cronache de “Il Promemoria” riportano che nel 1594 a Legnano erano in funzione 16 macine. Oggi il mulino più vicino è il mulino Meraviglia del 1300