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Guardia medica via da Legnano, le reazioni della politica

La sede legnanese di viale Stelvio è stata chiusa lo scorso 30 giugno con un cartello affisso sulla cancellata. Una modalità e una decisione che sta scatenando il dibattito nel mondo politico legnanese.

Generico 2018

Non è passato inosservata la mancata comunicazione del trasferimento del presidio di guardia medica dal Comune di Legnano a quello di Parabiago, in via Spagliardi. La sede legnanese di viale Stelvio è stata chiusa lo scorso 30 giugno con un cartello affisso sulla cancellata e due righe sul sito di Ats per darne comunicazione, senza che nemmeno i medici di base venissero informati. Una modalità e una decisione che sta scatenando il dibattito nel mondo politico legnanese.

LEGNANO IN COMUNE LA SINISTRA: “GRAVISSIMO” – Per la lista di sinistra che sostiene la candidata sindaca Lucia Bertolini, il trasferimento della guardia medica è gravissimo: «La pandemia sembra non aver insegnato niente a chi gestisce la Sanità lombarda – è il commento di Legnano in Comune -. Lo smantellamento dei presidi territoriali è stato uno dei fattori fondamentali dell’estendersi del contagio e questa deve essere l’occasione per un ripensamento profondo e di un’inversione nella direzione presa dalla Sanità in Lombardia. Non vorremmo poi che lo spostamento della guardia medica a Parabiago sia stata una scelta di bassa cucina politica. In ogni caso i cittadini di Legnano sanno chi devono ringraziare: grazie Lega!»

CENTRO SINISTRA: “PENSIAMO ALLA COLLOCAZIONE NELLA CITTADELLA DELLA FRAGILITÀ” –  Secondo Lorenzo Radice candidato sindaco del centrosinistra, la «triste perdita di un altro servizio storico che se ne va» deve dare il coraggio per «impegnarci nel progetto Polo della Salute di Comunità al vecchio ospedale». La coalizione di Radice, infatti,  negli edifici di corso Sempione «insieme a servizi di cura informale (badanti), servizi sociali, socio sanitari (RSA, RSD, Centri Diurni, ADI, RSA Aperta) e sanitari (URP e UPT di ospedale di Legnano, MMG/PLS, Farmacie). Vogliamo che ATS e Asst completino il PRESST – presidio socio sanitario territoriale, con ambulatori e servizi sanitari territoriali (vaccinazioni, scelta del medico), dovrà trovare naturale collocazione anche la guardia medica con servizi migliorati e innovati».

FRANCO COLOMBO SINDACO: “OCCORRE UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE” – Da medico di medicina generale oltre che da candidato sindaco, Franco Colombo punta il dito sulla mancata comunicazione del trasferimento del servizio: «I cittadini hanno il diritto di essere informati – commenta l’aspirante primo cittadino – occorre una campagna di comunicazione per informare gli utenti di un servizio così importante. E’ doveroso». Colombo  ritiene che le motivazioni dello spostamento siano di natura economica, «e questo è brutto», ma sulla delocalizzazione tende a non enfatizzare: «Siamo un territorio in un’area vasta e non tutto può essere centralizzato a Legnano, come ogni spostamento crea disagi a chi prima era più vicino al servizio ma agevola altri. L’importante è che le persone sappiano dove recarsi in caso di necessità».

I VERDI: “COSÌ SI RISCHIA DI CONGESTIONARE IL PRONTO SOCCORSO” – Sul trasferimento della guardia medica interviene anche il candidato sindaco dei Verdi, Alessandro Rogora secono il quale «l’esperienze della pandemia da COVID 19 ha dimostrato l’importanza della prevenzione e monitoraggio del territorio attraverso un presidio medico forte e articolato sul territorio». «Non comprendo e non posso condividere lo spostamento della guardia medica da Legnano a Parabiago che indebolisce questo essenziale sistema di presidio e primo intervento e rischia – conclude il candidato sindaco – di congestionare ulteriormente il Pronto Soccorso che si trova spesso già in grosse difficoltà».

M5S: «NEL NOATRO PROGRAMMA AMBULATORI MULTIPLI COMUNALI» – Il M5S di Legnano che candida Simone Rigamonti «non condivide la decisione imposta dalla gestione leghista di lasciare Legnano senza “Guardia Medica». «Privare la comunità legnanese del servizio di Via Stelvio – sostengono i pentastellati – che garantiva l’assistenza medica di base nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi, evidenzia come la sanità lombarda non abbia compreso, o peggio si disinteressi della assoluta necessità di aumentare sui territori i presidi medici ed infermieristici non ospedalieri. Il movimento 5 stelle di Legnano nel proprio programma elettorale in definizione ha previsto l’istituzione di realtà ambulatoriali decentrate periferiche, ambulatori comunali multipli, sull’intero territorio, organizzati al fine di prestare un primo servizio medico-infermieristico che possa far fronte alle quotidiane necessità di tutti coloro che non possono, o non ritengono necessario, accedere al nosocomio cittadino».

MOVIMENTO DEI CITTADINI: «FATTO GRAVE CHE RIVELA LA PERDITA COSTANTE DI IMPORTANZA DI LEGNANO» – «Un fatto grave che purtroppo rivela la perdita costante di importanza di Legnano». Così il candidato sindaco Franco Brumana commenta il trasloco della guardia medica, che cita anche il caso del coordinatore dei sindaci della zona del Legnanese che è il sindaco del piccolo comune di San Giorgio. «Il trasferimento del servizio a Parabiago è un fatto assurdo e non risponde a criteri di efficienza perché la massima concentrazione degli utenti è a Legnano. Questa decisione – commenta Brumana – conferma inoltre l’atteggiamento di ATS che si è dimostrata insensibile alle esigenze del territorio anche nella gestione dell’emergenza per il Covid. La prossima amministrazione comunale legnanese dovrà preoccuparsi anche del ruolo di capoluogo di Legnano e rivendicare in tuttte le sedi la dotazione di servizi idonei , compreso quello della guardia medica».

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Luglio 2020
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