E’ già Palio e che Palio!

Strategie ippiche di grande spessore, infatti, hanno caratterizzato l’ultimo test legnanese prima della corsa di giugno.

Ad animare la giornata al Centro Ippico Etrea, con l’organizzazione de “Il Barbero”, soprattutto La Flora e, perchè no?, “Sant’Erasmo”.

Giuseppe Zedde, fantino della contrada biancoazzurra, che non ama la pista di Borsano e che oggi non sarebbe dovuto correre, cosa ti combina? Accetta l’invito, si propone, chi lo sa? Sta di fatto che monta uno dei due cavalli della scuderia Gigliotti per “La Flora”, arrivati in finale grazie a prestazioni convincenti del fantino Antonio Siri, salendo addirittura sul terzo gradino del podio. Qualcuno già lo vede al canapo del Palio con questo purosangue… Solo fantasia? Mah… chissà…

Ma le sorprese non finiscono qui. Infatti, Dino Pes, che si era qualificato nella seconda batteria, rinuncia alla finale. Perchè? Per questa alleanza creatasi oggi tra “La Flora” e “Sant’Erasmo” oppure per problemi al cavallo o ancora per altre ragioni? Non esistono al momento motivazioni ufficiali. Gli organizzatori confermano che la decisione di non correre è stata presa dalla contrada e dal fantino. Il cavallo avrebbe avuto sì un lievissimo probema fiisico, ma non tale da impedirgli di correre.  In finale, il posto di Pes è stato preso da Calvaccio, tra i migliori esclusi in batteria.

La corsa (nella foto accanto, il primo galoppo dopo la mossa) è stata dominata da Antonio Siri che ha rivinto con lo stesso cavallo con cui aveva trionfato a marzo nel Gran Premio de “Il Barbero”. Al secondo posto Angioi e al terzo Zedde. Atzeni, per tre giri al secondo posto, ha rallentato notevolmente nell’ultimo giro, sorpassato dai due rivali. Più staccati Calvaccio e Mulas.

Per Dario Giudici, capitano di prima nomina della Flora, già suo il record di due gran premi vinti al Barbero nello stesso anno, fatto mai accaduto in passato. E adesso ne sta studiando un’altra: correre Provaccia e Palio con lo stesso fantino. E anche con lo stesso cavallo?, la domanda del cronista malizioso: «Non esageriamo», la risposta con il sorriso del capitano rossoblu, affiancato dal gran priore Donata Colombo e da ex reggenti che hanno fatto la storia al Cascinone, come Raffaele Bonito, Ezio Vinco e Davide Bartesaghi.

Da segnalare la presenza di un folto pubblico, soprattutto al pomeriggio per il Gran Premio sponsorizzato dal “Lions Club Parabiago Host” (nella foto, il presidente Angelo Colombo, con alcuni collaboratori).

Ricordiamo che alla mattina i vincitori delle corse secche sono stati Chiti, Mari (Sant’Ambrogio) e Pes (San Domenico) con Guglielmino, cavallo vincente la scorsa edizione del Palio (qui la cronaca).

– Le batterie

La prima batteria, senza mosse false, è partita alle 15.30. Siri (La Flora) ha condotto in testa per tutta la batteria, seguito da Sanna (al canapo per la Provaccia con Sant’Erasmo) sorpassato all’esterno in ultimo giro da Atzeni (San Bernardino). In finale Siri e Atzeni.

Anche la seconda batteria non ha visto partenze false. Corsa tranquilla con il duo Atzeni – Pes sempre in testa e quindi qualificati per la finale, lasciando dietro a loro Coghe (San Martino) e Calvaccio (fantino della Provaccia per San Magno). Atzeni, tenuto fino all’ultimo giro il primo posto, si è visto infilare all’esterno nell’ultima curva da Pes.

Dopo due mosse false, la terza batteria, canapo abbassato alle 16.50, ha visto in pista Mulas (Legnarello), Farris (San Magno), Siri (La Flora) e Coghe (San Martino). In finale Mulas e Siri che hanno tenuto la testa per tutta la gara.

Per il mossiere Gennaro Milone, più problemi nella riunione del mattino che nel GP. Lavoro svolto comunque con autorevolezza. Dopo Bomarzo e prima di Ferrara, potrebbe anche essere lui lo starter di Fucecchio tra 15 giorni.

marco tajè con la collaborazione di manuela zoni e gea somazzi

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