Rifiuti abbandonati e conferimenti non conformi: da inizio anno a Busto Garolfo 52 sanzioni
Dall'inizio dei controlli congiunti di Consorzio dei Navigli, Idealservice e Polizia Locale nelle prime settimane del 2025, a Busto Garolfo sono state emesse 52 sanzioni
Più di 50 multe da inizio anno a Busto Garolfo per abbandono di rifiuti e per conferimenti errati. Da quando il nuovo servizio di controllo ha preso il via nelle prime settimane del 2025, grazie alla collaborazione tra il Consorzio dei Navigli, il gestore Idealservice e la Polizia Locale, sono state infatti emesse 52 sanzioni.
«Il servizio di controllo è stato introdotto non solo per rispondere al fenomeno degli abbandoni, ma anche per i conferimenti non conformi, rispetto ai quali purtroppo non tutti i cittadini provvedevano al ritiro del sacco – spiega l’assessore all’Ecologia Valentina Re’ -. Abbiamo quindi pensato di iniziare con delle verifiche settimanali congiunte da parte di operatori ecologici e Polizia Locale finalizzate a risalire all’identità dei responsabili, anche se naturalmente si interviene anche al di fuori di questi controlli».
Le sanzioni hanno interessato diversi punti del territorio, alcuni dei quali con più frequenza, tanto che l’amministrazione è intervenuta anche con il posizionamento di fototrappole. «Il nostro è un territorio vasto e ci sono punti che richiedono particolare attenzione – aggiunge l’assessore -, ma il servizio di controllo sta portando buoni risultati. Anche al di là delle verifiche, peraltro, in presenza di abbandoni chiediamo sempre l’intervento del Consorzio dei Navigli, che si dimostra sempre molto collaborativo e conosce molto bene le specificità del territorio».
Di fronte ad un fenomeno a tutto campo, rispetto al quale nei mesi scorsi sono intervenute anche modifiche legislative che hanno reso gli abbandoni sanzionabili anche ricorrendo all’utilizzo delle telecamere senza la contestazione immediata, rimane però una nota dolente: il servizio di recupero dei rifiuti abbandonati, infatti, inevitabilmente ha dei costi che si ripercuotono su tutta la comunità e non solo sui “pattumeros”. Da lì l’appello lanciato ancora una volta nei giorni scorsi da Palazzo Molteni, che ha chiesto alla cittadinanza «di fare attenzione a come viene svolta la raccolta, e soprattutto a non abbandonare i rifiuti per strada o presso i cestini dislocati in paese».










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