Si allungano i tempi per la riapertura del laghetto Cantone di Nerviano
Per arrivare alla riapertura del laghetto Cantone Nerviano, pur senza stravolgere la destinazione d'uso dell'area, dovrà verosimilmente rimettere mano al PGT, con conseguente allungamento dei tempi
Rischia di allungarsi l’orizzonte temporale per la riapertura al pubblico del laghetto Cantone di Nerviano, nato dalla riqualificazione di una vecchia cava e oggi di proprietà dei comuni convenzionati per la gestione del Parco del Roccolo. Il comitato di coordinamento del parco, infatti, ha messo in luce la necessità di «superare l’attuale rigidità della pianificazione comunale» per «consentire in modo regolato e controllato» di ampliare il ventaglio delle possibilità d’uso dell’area: in soldoni, Nerviano dovrà verosimilmente rimettere mano al PGT, pur senza stravolgere la destinazione d’uso dell’area, aprendo a possibilità che rendano la gestione economicamente sostenibile per l’operatore che se ne farà carico.
Il laghetto Cantone è ormai “off limits” da oltre due anni dopo lo stop deciso dal parco una serie di carenze rispetto alle attività migliorative offerte in sede di gara e poi confluite nel contratto di locazione ad uso commerciale, rispetto al quale il locatore era risultato a più riprese inadempiente, come utilizzo di prodotti biologici e a chilometro zero nella ristorazione, interventi per la conservazione della biodiversità ittica e della flora lacustre, riproduzione in loco della fauna ittica, creazione di stagno didattico, orto didattico e frutteto didattico, relazioni periodiche sulla salubrità delle acque del laghetto, offerta formativa scolastica, universitaria e professionale ed eventi culturali a carattere ambientale.
Tutti punti per i quali nel corso del 2022 l’Ufficio di Direzione del Parco del Roccolo aveva avviato una verifica per monitorare il rispetto delle condizioni contrattuali, rilevando carenze che sono sfociate prima in una diffida formale a chi aveva in locazione l’area e poi nella risoluzione del contratto. A fine 2024 era stato pubblicato un avviso per raccogliere eventuali proposte per il futuro dell’area, atto che sembrava preludere ad un bando per individuare un nuovo gestore. Già da febbraio, però, il comitato di coordinamento del parco aveva iniziato a discutere la possibilità di ragionare sulla destinazione d’uso dell’area, pur senza stravolgerne «la missione e la vision».
Percorso che inevitabilmente richiederà tempo, nonostante l’impegno di riportare il tema tra i banchi del parlamentino nell’arco delle prossime due sedute, preannunciato dall’assessore alla partita Enrico Fontana in risposta alle interpellanze di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano e del Partito Democratico discusse durante l’ultimo consiglio comunale. «Il ritardo è sotto gli occhi di tutti – ha obiettato l’ex sindaco Massimo Cozzi, chiedendo garanzie sulle tempistiche -: il passaggio in consiglio comunale prevede comunque che si arrivi prima ad una proposta concreta, che in questo momento non c’è ancora».
Foto di archivio









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