Fuoco di fila di accuse reciproche tra maggioranza e opposizione a Cerro Maggiore sul Polo Baraggia
Ancora parole di fuoco tra maggioranza e opposizione a Cerro Maggiore, ormai da mesi ai ferri corti sul futuro del Polo Baraggia

Polo Baraggia ancora al centro dello scontro politico a Cerro Maggiore, dove continuano a volare parole di fuoco tra maggioranza da una parte e comitato e opposizioni dall’altra, in un continuo fuoco di fila di accuse che non sembra destinato ad esaurirsi presto. Dopo la richiesta di dimissioni della giunta Berra arrivata dal Partito Democratico, la maggioranza torna a respingere al mittente le accuse parlando di «attacchi diretti e personali a membri dell’amministrazione e più in generale al nostro gruppo» che si moltiplicano e di un «modo di far politica, vecchio e sbagliato» che «punta a destabilizzare il sistema, cercando visibilità momentanea, per far dimenticare gli orrori del recente passato».
«Evidentemente in difficoltà, il Partito Democratico si dimentica i contenuti e soprattutto l’inerzia dei suoi assessori nel recente passato – rilanciano Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega -. Infatti ci chiediamo dov’erano Donato Barbano ed il PD nel 2009 quando fu chiuso l’accordo di programma? Erano in silenzio a sostenere quell’amministrazione? E dov’era Donato Barbano quando il comune di Cerro venne commissariato dal prefetto per le gravi divisioni della maggioranza dovute anche alla sua discutibile gestione della farmacia comunale? Ebbene, molte sarebbero le domande che vorremmo fare a Donato Barbano, e più in generale al Partito Democratico, ma non vogliamo dar loro visibilità, perché il loro operato già li rappresenta, anche se un dubbio ci sfiora: non è che questa polemica serva a coprire la commissione d’inchiesta che vuole far luce sulla chiusura dell’accordo di programma? Se l’intento del PD fosse quello di affossare sul nascere la commissione d’inchiesta, a loro rispondiamo come avrebbe fatto Matteo Renzi: “Stia sereno il segretario del Partito Democratico, Donato Barbano, che il lavoro della commissione andrà avanti e tra poche settimane tutto sarà più chiaro”».
Parole di fronte alle quali i Dem non sono rimasti in silenzio. «Mentre Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia continuano a concentrarsi sui toni e ad attaccare personalmente cittadini, membri del Comitato No Discarica e chiunque osi porre domande scomode, la verità politica resta sotto gli occhi di tutti. Durante il consiglio comunale aperto, un cittadino ha posto una domanda semplice e legittima: “In sette anni di amministrazione, quali progetti alternativi avete elaborato per quell’area, oltre alla riapertura della discarica?”. Ad oggi, quella domanda non ha ricevuto alcuna risposta. Nel frattempo, in soli sette giorni, un gruppo di cittadini – il Comitato No Discarica – ha presentato sette proposte alternative, tecnicamente realizzabili e concrete. Progetti elaborati da cittadini, senza risorse pubbliche, senza consulenti. La giunta, in sette anni, con risorse pubbliche e consulenti pagati, non ha prodotto nulla. Di fronte a questo vuoto di idee, la risposta della maggioranza è sempre la stessa: spostare l’attenzione, evitare il confronto di merito, attaccare il comitato, il Partito Democratico e chiunque chieda trasparenza».
Non solo. Il PD accusa anche la maggioranza di «tentare di confondere le acque» con «vicende lontane nel tempo e prive di connessione» che «vengono messe insieme solo per distrarre i cittadini dal vero problema: la scelta politica di riaprire la discarica». «La sola vera novità dopo 30 anni di chiusura della discarica è la decisione di questa giunta di sedersi a trattare con il privato per la sua riapertura e per il successivo sfruttamento dell’area – aggiungono dal Partito Democratico -. Nessuna amministrazione precedente lo aveva fatto. Per questo, come Partito Democratico esprimiamo il nostro totale sostegno e apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato No Discarica, che sta difendendo, con impegno e senso civico, il futuro del nostro territorio. Continueremo a vigilare e ad agire con tutti gli strumenti politici e istituzionali a nostra disposizione alla ricerca della verità e per tutelare la sicurezza alla nostra comunità. Ribadiamo la nostra richiesta di interrompere subito l’iter per la riapertura della discarica ed esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti i cittadini che, in questi mesi, sono stati attaccati personalmente da esponenti della maggioranza solo per aver espresso idee e opinioni diverse. Crediamo fermamente che il confronto democratico debba sempre essere rispettoso e orientato al merito, senza mai scivolare nella delegittimazione personale di chi la pensa diversamente. E se questa amministrazione non è in grado di tutelare l’interesse dei cittadini, abbia la responsabilità politica di farsi da parte. La fiunta si assuma la responsabilità delle proprie scelte. E se non è in grado di farlo, abbia la dignità politica di dimettersi».
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