Verde pubblico a Nerviano, l’assessore Fontana: “Nessuna negligenza, vanno fatte scelte quotidiane”
Dopo le lamentele sui social, l'assessore è intervenuto per chiedere «meno reattività emotiva e più consapevolezza concreta» rispetto alla gestione del verde pubblico

Erba alta, rami che coprono cartelli stradali e illuminazione pubblica, aree verdi trasformate in piccole “foreste urbane”. Gli effetti del cambiamento climatico e del meteo impazzito si fanno sentire ovunque sul verde pubblico, e infiammano il dibattito sulla gestione della situazione. Non fa eccezione Nerviano, dove come «ogni anno – spiega l’assessore a Territorio e Ambiente Enrico Fontana -, puntuale come le stagioni, torna il dibattito sull’erba alta nei parchi pubblici, lungo i bordi delle strade e nelle aree verdi delle nostre città» e «i social si popolano di lamentele, foto di aiuole incolte e accuse di degrado».
«La narrazione è sempre la stessa – sottolinea l’assessore alla partita -: l’erba cresce e nessuno se ne occupa. In realtà esiste, come è sempre esistita, una programmazione concreta, con cui ogni amministrazione comunale si confronta quotidianamente. La gestione del verde non è fatta di reazioni impulsive, ma di calendari operativi, turnazioni, mezzi da organizzare, priorità da stabilire. Esiste un dato di realtà che spesso viene ignorato nel dibattito pubblico: l’operatività dipende anche da fattori esterni, primo fra tutti il meteo. Quando piove, come spesso accade in primavera, gli interventi di sfalcio devono essere sospesi. L’erba continua a crescere, ma i mezzi non possono entrare nei terreni bagnati, gli operatori non possono lavorare in sicurezza e il taglio stesso risulterebbe inefficace. Non è una scusa: è un limite oggettivo e non si tratta quindi di negligenza, ma di dover compiere scelte quotidiane».
«Anche il verde pubblico, come per tutti i settori comunali, ha bisogno di un equilibrio tra decoro, sostenibilità e possibilità reali di intervento – aggiunge Fontana -. Soprattutto in periodi in cui le piogge frequenti fanno crescere l’erba più in fretta del solito, serve pazienza, comprensione e fiducia nel fatto che le operazioni vengono fatte, secondo un criterio e un ordine preciso. La polemica continua, che si alimenta ogni primavera come fosse un copione già scritto, finisce per banalizzare un tema che invece merita serietà. La gestione del verde pubblico non è un accessorio del decoro urbano, ma una funzione essenziale della vita cittadina, che richiede programmazione e risorse. Serve un passo in avanti nel modo in cui affrontiamo questo tema: meno reattività emotiva e più consapevolezza concreta. L’erba cresce e continuerà a farlo, ma questo non può diventare ogni anno, con risorse limitate e appalti qualitativamente migliorativi, il metro con cui giudicare l’efficienza di un’amministrazione».
Foto di archivio
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