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Il Gruppo La Villa replica al Sindacato Autonomo su Rsa/Rsd Leopardi

Il Gruppo La Villa ha replicato ai sindacati precisando che il rinnovo contrattuale del CCNL Cooperative Sociali è stato firmato e che è massima la disponibilità all'incontro

rsa leopardi parabiago

«Sempre disponibili all’incontro con le parti sindacali». Così il Gruppo La Villa, gestore di 49 residenze per anziani in Italia, tra cui Rsa/Rsd Leopardi, replica al Sindacato Autonomo di Varese. In una lunga nota la Rsa risponde ai sindacalisti che nei giorni scorsi, con 60 lavoratori hanno chiesto di far «luce sulle problematiche evidenziate da tempo».

In questo contesto l’azienda ha precisato che il rinnovo contrattuale del CCNL Cooperative Sociali è stato firmato e «ne è stata data contestuale notizia il 26 gennaio 2024, 8 giorni prima del presidio fatto da ADL Varese alla Residenza Leopardi». 

Il Gruppo La Villa, gestore di 49 residenze per anziani in Italia, tra cui Rsa/Rsd Leopardi di Parabiago, esprime la propria posizione in merito alle notizie diffusesi a mezzo stampa in questi  giorni per tramite del Sindacato Autonomo di Varese, che lamentava assenza di dialogo e condizioni da migliorare per i lavoratori: “Quanto lamentato dal sindacato autonomo, non firmatario di nessuno contratto collettivo applicato dalla società La Villa S.r.l., né nazionale né territoriale, non corrisponde alla realtà dei fatti.

La Direzione aziendale ha sempre dato risposta alle richieste provenienti da ADL Varese, semplicemente la risposta fornita non era quella auspicata dal sindacato autonomo.” La Villa S.r.l., infatti, ha ricordato negli anni, ad ogni sollecitazione e richiesta del sindacato ADL, che le norme di legge, in particolare lo Statuto dei lavoratori, assegnano solo a sindacati che risultano aver firmato il Contratto di lavoro, applicato nell’unità produttiva, i diritti di contrattazione, e solo con questi è possibile partecipare a trattative e tavoli di confronto. Qualsiasi comportamento differente da parte del Datore di lavoro si può configurare addirittura come condotta antisindacale nei confronti dei sindacati legittimati.

Peraltro, La Villa S.r.l. ha sempre ribadito come vi fosse la piena disponibilità ad incontrare ADL Varese per questioni legate ai propri iscritti, ma nessuna richiesta è mai giunta in tal senso. Tutte le pretese avanzate sono sempre state generiche, non circoscritte e – così come le ultime riportate nel comunicato stampa – denotano altresì una mancata conoscenza di quella che è la realtà aziendale.

A titolo esemplificativo: da quanto accaduto, presumiamo che ADL Varese sia forse venuta a conoscenza, tramite i propri iscritti che, in data 30 gennaio 2024, La Villa s.r.l. ha firmato un accordo con le segreterie nazionali dei sindacati firmatari del CCNL Cooperative Sociali, accordo relativo proprio alla causa – che si discute in prima istanza (e quindi non si conclude ma, al contrario di quanto dichiarato, ha inizio il prossimo
aprile)– intentata da ADL Varese contro la Villa srl e che ha per oggetto i tempi di vestizione/svestizione, ora regolati sia dall’accordo di secondo livello di cui si è detto sia dal CCNL applicato alla scrivente. Di tale accordo infatti La Villa S.r.l. ha dato pubblica diffusione tramite affissione nelle bacheche aziendali.

Il sindacato di base lamenta poi, in maniera generica e decontestualizzata, il mancato inserimento di nuovo personale per ridurre la flessibilità e la regolamentazione della banca ore ma tale doglianza fa emergere la mancata conoscenza delle norme di legge che regolamentano gli standard di personale di settore e che sono ampiamente garantiti – e superati- presso la RSA Leopardi; deplora inoltre la Struttura relativamente alla turnazione del personale, che, in verità, da anni, svolge un numero inferiore di ore rispetto a quelle dovute contrattualmente, senza per questo subire trattenute per le ore non prestate o, peggio ancora, sottostare all’attivazione di ammortizzatori sociali.

Le richieste di parte sindacale vanno poi ben oltre le disposizioni di legge e di contratto collettivo, non esistendo alcun titolo che prescriva al datore di lavoro – nel nostro settore e in altri settori – il riconoscimento di un superminimo individuale né di ticket mensa, questi ultimi generalmente oggetto di contrattazione di secondo livello, contrattazione alla quale – per i motivi sopra esposti – ADL Varese non ha titolo a partecipare.

E questo, lo ribadiamo, non per mancanza di volontà della scrivente, ma per l’obbligo di parte datoriale di rispettare la normativa vigente, normativa che non a caso ha riservato alle organizzazioni sindacali che possono vantare una diffusione sia numerica che geografica sul piano nazionale e che abbiano preso parte attivamente alle trattative sindacali, in primis quelle che conducono alla definizione o rinnovo di contratti collettivi nazionali, i diritti di contrattazione.

E tali diritti sono ben agiti se si ricorda – anche a beneficio dei lavoratori – che in data 26.1.2024 è stato sottoscritto dai sindacati legittimati, il verbale di accordo per il rinnovo del CCNL Cooperative Sociali. Per dovere di informazione si menzionano alcune previsioni del rinnovo: un aumento superiore al 12% de la retribuzione annuale lorda per i dipendenti a cui si applica tale contratto (e quindi anche per i dipendenti della RSA Leopardi), l’inserimento di un Elemento temporaneo aggiuntivo per alcune figure professionali, la quattordicesima mensilità e la determinazione in 15 minuti dei tempi di vestizione/svestizione, peraltro stessa misura che la Villa srl ha definito nell’accordo firmato in data 30.1.2024.

Il rinnovo contrattuale del CCNL Cooperative Sociali è stato firmato e ne è stata data contestuale notizia il 26 gennaio 2024, 8 giorni prima del presidio fatto da ADL Varese alla Residenza Leopardi. Rinnoviamo quindi il nostro invito, più e più volte fatto, ad ADL Varese così come a tutte le altre sigle sindacali che richiedono incontri con la scrivente, a circoscrivere e dettagliare le materie di discussione, con delimitazione non solo oggettiva ma altresì temporale, e – nel caso dei sindacati non firmatari di contratti collettivi applicati nell’unità produttiva – riferiti ai soli iscritti, come previsto  dalla normativa italiana ed evidentemente indigesta alle parti escluse dal campo di applicazione della stessa.

Gruppo La Villa

Redazione
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Pubblicato il 09 Febbraio 2024
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