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Taglio del nastro per il centro polifunzionale “Francesca Morvillo” di Olcella

Con il taglio del nastro è arrivata anche l’intitolazione del centro polifunzionale alla magistrata Francesca Morvillo, vittima della strage di Capaci

Taglio del nastro per il nuovo centro polifunzionale di Olcella, struttura da circa 200 metri quadri operativa ormai da marzo e nata per portare nella frazione una “succursale” del comune con uno spazio dedicato ad uno sportello per i servizi, un’area per il ricevimento dei cittadini, una sala aggregativa con almeno 80 posti a sedere e un locale adibito ad ambulatorio medico.

Il centro è stato inaugurato ufficialmente domenica 25 giugno con una cerimonia alla quale hanno preso parte anche il Corpo musicale Santa Cecilia e il consiglio comunale dei ragazzi, seguita da un pomeriggio di festa con attività per i più piccoli organizzate dalla biblioteca cittadina, esibizione della scuola di danza Orizon, musica dal vivo con il tributo alle voci femminili pop-rock del duo acustico Alea, servizio ristoro e food truck.

Taglio del nastro per il nuovo centro polifunzionale "Francesca Morvillo" di Olcella

«Siamo qui per un momento importante e atteso, per il quale l’amministrazione comunale e gli uffici hanno lavorato in modo intenso e appassionato – ha sottolineato il sindaco Susanna Biondi durante la cerimonia di inaugurazione -. Il risultato è una nuova struttura bella, funzionale, armoniosa, ricca di luce e di spazi. Perché si è voluto realizzare questo nuovo centro polifunzionale? I motivi sono tanti. Durante il nostro primo mandato amministrativo abbiamo più volte sperimentato il bisogno di avere uno spazio comunale adeguato, che potesse favorire il dialogo e il passaggio di informazioni amministrative con i cittadini di Olcella. E poi ci è anche risultata evidente la necessità di dare alla comunità di Olcella uno spazio di condivisione e di incontro. Questo centro favorirà la crescita di una comunità più coesa, più partecipe e più dialogante».

«Questo è un traguardo importante, non solo per questa amministrazione ma anche per la comunità di Olcella, che ha compreso il valore delle scelte che hanno portato alla realizzazione proprio nel cuore verde della frazione del primo ambiente polifunzionale destinato ad ospitare servizi e socialità – ha aggiunto il consigliere delegato alla frazione, Daniele Dianese -. Alla base del progetto c’è di fatto un messaggio: vogliamo che Olcella sia una frazione che sappia guardare verso il suo futuro senza lasciare indietro nessuno, continuando il progetto di inclusione al capoluogo. Oggi consegniamo agli olcellesi un luogo aperto alle relazioni, un posto dove tutti possano stare bene, con la mia sentita speranza che le amministrazioni future e tutti i cittadini sappiano farne buon uso».

Taglio del nastro per il nuovo centro polifunzionale "Francesca Morvillo" di Olcella

Insieme al taglio del nastro è arrivata anche l’intitolazione della struttura, dedicata a Francesca Morvillo, magistrata italiana che perse la vita nella strage di Capaci: moglie del giudice antimafia Giovanni Falcone, Morvillo, viaggiava infatti  insieme a lui e agli agenti della scorta il 23 maggio 1992, quando lungo la A29 una carica con una potenza pari a 500 chilogrammi di tritolo fece saltare in aria l’auto dell’uomo che sarebbe poi diventato, insieme al collega Paolo Borsellino, un simbolo della lotta alla mafia.

«Oltre ad essere stata una grande magistrata, intelligente e attenta ai bisogni di tutti, Francesca Morvillo è stata anche una grande figura – ha evidenziato il vicesindaco e assessore al bilancio del consiglio comunale dei ragazzi Elisa Peconio -: il suo impegno, la sua consapevolezza nel portare avanti quella che ha scelto come strada nella vita, deve essere un esempio per tutti noi. Purtroppo la strage di Capaci l’ha confinata nel ruolo di vittima accidentale: lo stereotipo che ancora adesso viene portato avanti è quello dell’uomo unico eroe della tragedia, mentre la sua figura va ricordata per il suo impegno civile. Francesca Morvillo credeva nella giustizia, una giustizia attenta ai diritti di tutti, e per questo era impegnata nel Tribunale per i minorenni di Palermo, per garantire ai minori che venivano processati anche un reinserimento nella comunità, un aiuto a tornare alla vita normale. Tutti noi dobbiamo prendere il suo esempio come monito per inseguire i nostri obiettivi più lontani, soprattutto noi, nuove generazioni, dobbiamo impegnarci a tenere viva la sua figura».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Giugno 2023
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