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A Pregnana Milanese la proposta di uno sportello psicologico gratuito

Il consiglio comunale di Pregnana ha accolto la mozione di Insieme per Pregnana nella quale si chiede di dare continuità ai servizi psicopedagogici già attivi e nel contempo di aprire uno sportello anche per i cittadini

Insieme per Pregnana

Continuità per i servizi psicopedagogici rivolti ai giovani e nel contempo l’attivazione di uno sportello gratuito per i cittadini. È la proposta, accolta dal Consiglio Comunale di Pregnana attraverso una mozione presentata da Cristiano Taddeo consigliere Comunale di Insieme per Pregnana. «Non servono dei dati per capire che la pandemia, la crisi sociale, economica e ambientale hanno messo duramente alla prova tutti, in particolare noi giovani che ci sentiamo ormai impotenti e disillusi di fronte alle diverse situazioni di difficoltà. La pandemia ha stravolto la vita di tutti aumentando difficolta, esigenze pregresse e facendone nascere di nuove. Ci ha fatto capire quanto sia importante prendersi cura della propria salute, non solo quella fisica, ma anche mentale. La salute mentale è salute?  Sì, ma bisognerebbe andare anche oltre lo slogan, perché su queste tematiche, di cui generalmente si ha poco conoscenza e consapevolezza, si fa già abbastanza retorica e vista l’emergenza generazionale che ha portato questa pandemia sarebbe l’ora anche di darsi da fare seriamente».

La mozione e il progetto

«Con la mozione approvata nel consiglio – spiega Taddeo – chiediamo di continuare a garantire il finanziamento, all’interno del prossimo piano per il diritto allo studio, dei diversi progetti di assistenza psicologica dedicati agli alunni, alle loro famiglie e ai docenti delle nostre scuole, fra cui: lo sportello psicopedagogico “Para-ti”, che prevede uno spazio di ascolto rivolto a tutti gli alunni e condotto da psicologi e pedagoghi, in stretto contatto con la docenza; che si articola nella disponibilità di uno spazio ad orario settimanale di consulenza volto ad un ascolto neutro, ma competente a fornire strategie per gestire il disagio e l’ansia dovuti alla crescita e alle conseguenti difficoltà psicologiche e relazionali». Il progetto prevede anche una parte dedicata a genitori e ai docenti con la finalità di creare un contatto relazionale tra minori e adulti in merito alle problematiche e alle tematiche della crescita e dei possibili relativi disagi. «Ma il passo ulteriore e fondamentale che chiediamo – precisa il consigliere -, è di attivare uno sportello di ascolto psicologico gratuito, in modo che tutti coloro che ne abbiano bisogno possano accedere a questo servizio». Perciò è stato chiesto al Comune di rendere disponibile uno spazio idoneo per «progetti, che si stanno sviluppando o si svilupperanno nel nostro territorio, organizzati da enti del terzo settore o anche attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Il modello di progetto prevede la collaborazione con un associazione o un ente del terzo settore che, all’interno di una struttura concessa dal comune, mette a disposizione le competenze del proprio team di psicologhe e psicologi con il compito di accoglienza e ascolto degli utenti, presa in carico temporanea attraverso un’attività gratuita di consulenza e sostegno psicologico, nonché attività di orientamento e re-indirizzamento verso i servizi territoriali di supporto più appropriati per patologie specifiche (ATS, ASST, ulteriori associazioni del territorio che forniscono servizi di psicologia a prezzi calmierati)».

Il consigliere ha poi invitato l’Amministrazione a non abbassare l’attenzione sul tema e di continuare a «fare pressioni sul Governo e in particolare su Regione Lombardia. L’unico modo per cambiare veramente le cose è introdurre a livello regionale lo psicologo di base (il cui il progetto di legge purtroppo è stato bloccato lo scorso dicembre dalla giunta regionale). Infatti, a differenza di quanto succede in Italia, già in molti altri paesi, come in Germania e in Inghilterra la salute mentale viene inquadrata all’interno del sistema sanitario nazionale al pari della salute fisica, affiancando ai medici di base una rete di psicologi, psicoterapeuti e psichiatri convenzionati. In questo modo, quando un paziente manifesta dei sintomi o avanza una richiesta al proprio medico di base, può essere prontamente reindirizzato a seconda della sua necessità, senza dover incorrere nei costi proibitivi su cui si aggira una seduta psicologica, dove il prezzo è mediamente di 70 euro».

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Pubblicato il 27 Aprile 2023
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