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Elezioni a Cerro Maggiore, Bene Comune apre le danze: “Vogliamo rivitalizzare il paese”

Liste in campo a Cerro Maggiore per provare a capitalizzare la manciata di giorni che ancora le separa dalle prossime elezioni di maggio

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Quella che si concluderà con il voto di domenica 14 e lunedì 15 maggio, fin qui, per Cerro Maggiore è stata una tornata elettorale in controtendenza, dove dalla scheda “lenzuolo” del 2018 si è passati ad una corsa a due in una campagna elettorale che per settimane ha stentato a decollare, bloccata nella palude dei tentativi di dare vita ad una coalizione “larga” da contrapporre all’attuale maggioranza. Ora, però, i giochi sono fatti e le due liste in corsa hanno tutte le intenzioni di provare a capitalizzare la manciata di giorni che ancora le separa dal voto: così domenica 23 aprile, mentre faceva tappa in paese per il centrodestra l’eurodeputato Carlo Fidanza, Roberta Cé, candidata della civica di centrosinistra Bene Comune, dava ufficialmente il via alla campagna elettorale.

«Abbiamo deciso di metterci in gioco con un gruppo presente, curioso, al cui interno sono rappresentate un po’ tutte le fasce di età e le realtà che ci sono a Cerro – spiega Cé -: ci siamo prefissati di esserci in ogni caso e la presenza di due sole liste fa sì che il risultato minimo sarà di cinque seggi in consiglio comunale, che ci permetteranno comunque di crescere. Non ci siamo messi in gioco per arrivare secondi, però, e le competenze ci sono: se vinceremo il lavoro sarà lungo e arduo e fa anche un po’ paura, ma se così non fosse ad avere paura dovrebbe essere chi ci vota. Il nostro gruppo si è unito perché vede Cerro Maggiore spento e non solo per le conseguenze del Covid, e vuole rivitalizzare il paese in tutti i settori».

Se le urne sorrideranno a Bene Comune, a Roberta Cé e ai suoi – che per prima cosa intendono studiare il bilancio in tutte le sue pieghe – le idee non mancano, dalla creazione di una piazza diffusa all’insediamento in paese di un istituto professionale passando per una casa delle associazioni e per un progetto che punta a fare di Cerro Maggiore una città della salute con uno studio sulle conseguenze del long Covid sulla popolazione e con uno sportello per il disagio psicologico dedicato ai giovani. Poi un centro più a misura della socialità che possa anche rivitalizzare il commercio di vicinato, il futuro dell’area sgomberata in via Dante da scrivere con un tavolo di lavoro, un Ufficio Tecnico «al servizio del cittadino» pur nella inevitabile cornice dettata dalle regole e una riflessione sul futuro della biblioteca post riqualificazione, senza escludere di mantenerla in qualche modo anche a Cantalupo come in questo periodo.

Nel percorso che Bene Comune intende seguire sarà fondamentale la partecipazione. «La mia conoscenza del tessuto sociale e culturale mi fa pensare che ci sia tanta voglia di guardare a cosa fare – sottolinea la candidata -: le associazioni vanno messe al tavolo non per quello che è un personale bisogno ma per qualcosa che sia per il bene comune. È un percorso difficile, ma a piccoli passi e partendo da piccoli progetti si può fare. Il progetto della lista è quello di allargare alla parte politica e alla parte sociale che ha voglia di mettersi in gioco in prima persona: vogliamo essere attrattivi e non respingenti per chi ha voglia di partecipare con noi ad un bene comune per Cerro Maggiore».

E anche se la civica “larga” a cui PD, Terzo Polo e altre realtà politiche di Cerro Maggiore hanno lavorato in questi mesi alla fine è naufragata («Le ricadute nazionali hanno pesato sul tavolo al quale ci siamo seduti»), la strada intrapresa continua e nel programma c’è n’è un pezzo, ad esempio con le comunità energetiche di cui a parlare per prima in paese era stata Azione. «Il contatto prosegue e ci piacerebbe che proseguisse anche il gruppo perché ci sono personalità e pensieri che vorremmo portare avanti: si è perso il progetto politico, ma quello sociale e ambientale va avanti».

Lungo la strada sarà poi di cruciale importanza anche «che i più giovani si mettano in gioco», quegli stessi giovani che oggi fanno più fatica ad affidare le loro aspettative alla politica: «Bisogna cambiare marcia –  come hanno ribadito gli stessi candidati under 30 presenti nella lista a sostegno di Roberta Cé – e vogliamo provarci».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Aprile 2023
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