Tappa a Nerviano per il Victory Tour che NASA, ESA, Airbus e Lockheed Martin hanno deciso di dedicare a tutti coloro che hanno messo in qualche modo la propria firma sul successo di Artemis 1, la prima fase della missione che porterà una nuova generazione di astronauti – e per la prima volta anche un’astronauta – sulla Luna 50 anni dopo l’ultima camminata lunare di Eugene Cernan durante la missione Apollo 17. Nel gotha dell’industria spaziale che ha dato forma alla missione, infatti, c’è anche la Leonardo, azienda leader nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza che ha uno dei suoi stabilimenti proprio in viale Europa a Nerviano.

Lì sono stati realizzati i pannelli fotovoltaici che compongono le “ali” da sette metri dello European Service Module, il modulo di servizio del veicolo spaziale Orion che fornisce elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua alla capsula che ospiterà gli astronauti. Sempre a Nerviano peraltro sono state prodotte le unità elettroniche che servono per il controllo e la distribuzione di energia al veicolo spaziale. E giovedì 2 marzo per gli 80 dipendenti dello stabilimento di viale Europa che hanno contribuito al successo della missione è arrivato il meritato riconoscimento con la visita di una delegazione composta da rappresentanti di NASA, ESA, Airbus e Lockheed Martin, che ha fisicamente portato anche a Nerviano l’apprezzamento dei partner di riferimento della nuova avventura spaziale e visitato le aree tecniche del sito Leonardo di Nerviano dove hanno preso vita le tecnologie che hanno contribuito al successo della missione.

Artemis 1, la prima fase della missione, era partita verso il satellite alle 7.47 di mercoledì 16 novembre da Cape Canaveral, dopo quasi tre mesi di rinvii: il lancio, infatti, era stato originariamente fissato per lo scorso 29 agosto e poi più volte rinviato per problemi tecnici. La missione di Orion è durata complessivamente 25 giorni, durante i quali il veicolo spaziale ha effettuato due sorvoli ravvicinati della Luna, passando ad una distanza di 130 chilometri dalla superficie lunare e portando a termine con successo i test pianificati prima di ammarare nell’Oceano Pacifico domenica 11 dicembre.

«Il ritorno sulla Luna è una sfida che, come Leonardo, abbiamo abbracciato con entusiasmo – ha sottolineato Giovanni Fuggetta, SVP Disional Space Business di Leonardo che ha seguito la visita della delegazione – e siamo molto felici che le nostre competenze e tecnologie siano apprezzate e riconosciute dai nostri partner. Siamo orgogliosi di essere parte di questa nuova pagina dell’esplorazione spaziale insieme alla NASA e all’Agenzia Spaziale Europea».

Alla visita ha partecipato anche il sindaco di Nerviano Daniela Colombo. «Lo scorso anno ho potuto visitare il sito di Nerviano e sono rimasta impressionata dalle spiegazioni e dalla tecnologia che ho potuto toccare con mano, ma questo sembra essere normale quando si parla di una azienda leader nell’economia dello spazio – sono state le parole della prima cittadina -. Ho apprezzato molto anche il programma riservato al personale, quel capitale umano senza il quale non c’è tecnologia né sviluppo: miglioramento delle soft e hard skills, ma anche coinvolgimento, responsabilità, consapevolezza, autoimprenditorialità, equità di genere sono le parole chiave per stimolare la crescita delle persone e guidare anche la crescita del business. Sulla scia di questi atteggiamenti e obiettivi dimostrati da Leonardo, auspico (ne sono certa) la stessa responsabilità sociale nei confronti del territorio, delle persone e della comunità che sono orgogliosa di rappresentare qui oggi e la continua collaborazione che andremo a costruire insieme».