La campionessa di ciclismo di Parabiago Martina Alzini protagonista a “Soliti Ignoti”, il game show condotto da Amadeus che va in onda ogni sera alle 20.35 su Rai 1 che chiama i concorrenti ad abbinare otto “ignoti” alle rispettive identità basandosi sul proprio intuito e sulla capacità di osservazione e poi ad “abbinare” uno di loro al parente misterioso.

Alzini, nei panni dell’ignoto numero 1 e con un passaporto da 3mila euro tra le mani, nella puntata di lunedì 19 dicembre è stata correttamente identificata dalle concorrenti come campionessa mondiale di ciclismo. Lo scorso ottobre, infatti, la campionessa di Parabiago ha conseguito uno storico successo insieme a Martina Fidanza, Chiara Consonni, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini sulla pista di Saint-Quentin-en-Yvelines, a due passi da Parigi, dove le quattro cicliste azzurre hanno conquistato per la prima volta il titolo mondiale dell’inseguimento a squadre su pista “sbriciolando” in finale la Gran Bretagna, grande favorita della vigilia già pronta a mettere le mani sul settimo sigillo nella specialità, e stampando anche il nuovo record italiano con un tempo di 4’09″760.

L’oro mondiale le è valso anche il conferimento del collare d’oro da parte del CONI, la massima onorificenza del Comitato Nazionale Olimpico Italiano consegnata nella palestra monumentale di Palazzo H all’interno dell’Università degli Studi del Foro Italico davanti al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, al presidente del CONI Giovanni Malagò e al presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. Alzini, che lo scorso anno aveva preso parte alla spedizione azzurra per le Olimpiadi di Tokyo, a settembre si è aggiudicata anche tre nuovi titoli iridati ai Campionati italiani di ciclismo su pista in scena al velodromo Francone di San Francesco al Campo, conquistando l’oro nell’Inseguimento individuale, nella Corsa a punti e nell’Inseguimento a squadre. La tre giorni di gare su pista ha portato alla campionessa di Parabiago anche un argento nella Velocità a squadre.

Foto in copertina tratta dalla trasmissione “Soliti ignoti”