In 150 di corsa in un mare di colori per festeggiare i 100 anni dell’U.S. Sangiorgese. Era il 1922 quando la società, allora guidata dal presidente Antonio Fusé, è entrata ufficialmente a far parte del panorama sportivo dell’Alto Milanese, con tanto di riconoscimento ufficiale da parte della Federazione, regolare statuto, cerimonia in piazza e due anni dopo anche il primo gagliardetto. Un secolo di storia dopo, la società ha fatto festa con una due giorni di eventi che venerdì 9 settembre ha anche letteralmente colorato le vie del paese con la “Sangio 100 color”, la camminata a colori da 4,5 chilometri che ha riunito grandi e piccini nel segno del divertimento.

I blu-arancio, “nati” per così dire in bicicletta con la sezione ciclismo, negli anni hanno accolto quasi tutte le discipline sportive, dal calcio al basket, dalla pallavolo all’atletica, passando anche per lo sci e l’escursionismo. Alcune discipline sono rimaste e altre no, ma intanto di traguardi la società ne ha tagliati e non pochi: basti pensare che nel 1956, l’anno in cui la società ha dato alla luce il suo “figlio” più famoso, ovvero il Campaccio, i soci erano già 800 e gli atleti 300. Lungo la via i successi per atleti e squadra non sono mancati, così come non sono mancati i riconoscimenti: nel 1976 il CONI ha assegnato alla società la Stella di bronzo al merito sportivo, seguita nel 1983 dalla Stella d’argento e nel 1988 dalla Stella d’oro, che ha paracadutato la Sangiorgese di diritto tra le migliori società a livello nazionale.

Qualche momento duro certamente c’è stato, come l’addio al presidentissimo Angelo Alberti nel 1992, ma ancora oggi la voglia di mettersi in gioco in via Roma è quella di cento anni fa. E per dimostrarlo la società ha dato il via ai festeggiamenti con “100 anni pedalando”, una pedalata familiare di 4 chilometri per le vie del paese al termine della quale c’è stato spazio per una serata culturale con l’associazione Ugo Colombo Hombre vertical fatta di testimonianze e aneddoti di atleti sangiorgesi su due ruote e incentrata sui progetti legati a quello sport leale e pulito che ha reso grande il nome del campionissimo del paese. Per poi fare il bis il giorno dopo con la “Sangio 100 color”, “antipasto” della serata di festa che ha fatto rivivere i cento anni dell’Unione Sportiva Sangiorgese attraverso foto e interventi e grazie alla partecipazione di atleti, dirigenti e simpatizzanti che hanno scritto la storia della società.

«Quando un’associazione arriva a festeggiare i 100 anni ha il diritto ma soprattutto il dovere di festeggiare – sottolinea Giovanni Ercoli, vicepresidente dell’U.S. Sangiorgese -: ci apprestiamo a farlo ringraziando tutti i presidenti passati e presenti, gli sponsor e in modo particolare tutti i volontari che in questi anni hanno sempre prestato la loro opera con il cuore in mano e con la massima disponibilità. Nello sport come nella vita ci sono alti e bassi: abbiamo superato momenti difficili e altri ne arriveranno, e speriamo di continuare in questa impresa con la capacità di reagire che lo sport ci insegna. La filosofia della nostra società è sempre stata quella di rivolgersi ai giovani: lo sport è per tutti, ma con i giovani si insegna a lottare, a stare in gruppo, a capire le difficoltà e a socializzare, loro sono il futuro ed è giusto che imparino».

E negli anni l’U.S. Sangiorgese ha insegnato tanto a più di una generazione di bambini e ragazzi del paese e non solo. «Quando una società sortiva arriva a compiere 100 anni vuol dire che ha fatto tanto e ha avuto un percorso che ha toccato tante generazioni – è il pensiero del sindaco di San Giorgio su Legnano Claudio Ruggeri -: in questi cento anni l’U.S. Sangiorgese ha visto passare tantissime persone, ha formato tanti giovani e bambini sull’etica dello sport e ha dato la possibilità di fare sport a tutti. Per tutte le età la sportiva è stata sinonimo di aggregazione, impegno e volontariato in questo piccolo paese che è riuscito a darle tante risorse con una forte spinta di volontariato, specialmente per quanto riguarda il Campaccio ma anche per l’attività di tutti i giorni. Sono orgoglioso di essere il sindaco di questo paese e di avere una società che a 100 anni è ancora viva e ha una prospettiva per il futuro pur con tutte le difficoltà del caso».