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Busto Garolfo, in mostra a Villa Brentano “Crowded Brains” di Urbansolid

La mostra, allestita al primo piano di Villa Brentano, aprirà i battenti sabato 20 novembre e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 18 fino a sabato 11 dicembre

villa brentano busto garolfo

Aprirà i battenti sabato 20 novembre e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 18 fino a sabato 11 dicembre a Villa Brentano a Busto Garolfo la mostra di Urbansolid “Crowded Brains”.

A partire dal titolo “Crowded Brains” gli artisti si propongono di evidenziare il paradosso di un assembramento fisico da evitare, contrapposto alle iperconnessioni wireless (senza fili) create dal mondo virtuale. «Come sempre Urbansolid gioca sull’efficacia dell’ironia nel presentare opere di denuncia sociale e di messa in risalto delle problematiche relative alla società contemporanea – spiegano dall’associazione Independent Artists -. Il duo riadatta a suo piacimento la tecnica della scultura classica all’uso della street art: la fusione con materiali edili industriali colati in gomme anatomiche, aggiunta all’uso di argilla e plastilina portano le composizioni ad un risultato contemporaneo e moderno».

«Concettualmente le opere di Urbansolid da sempre invitano lo spettatore ad indagare sulla prossimità – continuano dall’associazione -. Questo tema viene esplicitato ancora una volta e con forza negli “Urbanbrain”. Le relazioni fra le persone assumono una nuova veste fatta di “connessioni”. Il ruolo dei social media viene sintetizzato attraverso la rappresentazione dei cervelli “collegati” fra loro dall’ormai iconico simbolo della connessione wireless. La sintesi proposta evidenzia il ruolo dei mezzi di comunicazione che sostituisce, alla consueta, una nuova forma di interazione. Come in un gioco di ossimori, l’opera di Urbansolid prende le mosse da due figure apparentemente dicotomiche: la prossimità è raggiunta attraverso la distanza. La nuova serie “Urbanbrain” nasce dalla strada, unendo l’idea del wireless al cervello umano. Oggi ci si connette in maniera uniforme e questa nuova installazione testimonia ciò che sta succedendo ora all’umanità. È una presa di coscienza e testimonianza del fatto che gli esseri umani sono in grado di comunicare tra loro: questa è la peculiarità dell’uomo. Tuttavia nella nostra contemporaneità si sta allargando questo concetto alla tecnologia, che sempre più entra nella vita di tutti i giorni. L’umanità dunque sta arrivando ad una iperconnessione, un allargamento dei confini che ci porta a pensare di essere connessi ad ogni persona vivente sulla Terra. Stiamo vivendo il Villaggio Globale».

Redazione
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Pubblicato il 17 Novembre 2021
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