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Carenza di medici di medicina generale, un problema sentito anche a Nerviano

La Lega ha chiesto che venga aumenta la quota di assistiti per i medici in formazione al terzo anno da 650 a 1.000 mantenendo la borsa di formazione

Generico 2018

“I medici di base rappresentano la spina dorsale del sistema sanitario nazionale, sono il primo punto di riferimento e di assistenza per i cittadini. Per questo, è necessario porre in essere una serie di misure atte ad arginare il drastico calo di medici che si sta verificando in questo già difficoltoso periodo storico, e invertire tale tendenza”. Così l’inizio di un comunicato della Lega Salvini Premier di Nerviano su un problema “sentito da anni a che localmente che già a suo tempo avevamo sollevato. Basti pensare che nel recente passato, la nostra comunità, ha perso ben tre medici di medicina generale, lasciando scoperti quasi 4500 cittadini e, l’anno prossimo, altri due di loro andranno in pensione, costringendo così molti utenti, talvolta anziani, a dover cercare un medico al di fuori del proprio comune di residenza”.

“Regione Lombardia, ha fatto la sua parte per risolvere questa annosa questione, e ora chiediamo ai Ministeri competenti di fare la propria – proseguono i leghisti -. Con la mozione che abbiamo proposto, e in seguito approvata, al Consiglio Comunale del 27 Luglio scorso abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta un’attivazione tempestiva presso i Ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca affinché vengano incrementati i finanziamenti per le borse di studio in medicina generale, riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022 e di anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, mantenendo ovviamente inalterato il monte ore formativo. In questo modo, 379 tirocinanti diventerebbero effettivi già nei prossimi mesi e non l’anno prossimo. Inoltre, chiediamo una revisione dell’Accordo Collettivo Nazionale con l’introduzione di una premialità per i medici che, esercitando sia in forma singola che associata, decidano di aumentare il proprio massimale. È anche necessario che il Governo incentivi il lavoro in equipe con professionisti sanitari come infermieri, psicologi, assistenti sociali e prevedere forme di sostegno all’utilizzo di strumenti come la telemedicina. Contestualmente abbiamo chiesto che venga aumenta la quota di assistiti per i medici in formazione al terzo anno da 650 a 1.000 mantenendo la borsa di formazione, che venga semplificato l’accesso agli ambiti carenti di medici già in possesso di specializzazione/soprannumerari che volessero intraprendere la carriera MMG e di valutare una rimodulazione degli accessi alla facoltà di medicina tale da soddisfare le esigenze derivanti alle attuali carenze”.

“Regione Lombardia ha già fatto la propria parte, istituendo il tirocinio professionalizzante per consentire ai medici in formazione di concorrere all’assegnazione degli ambiti con carenze e riuscire così ad assistere fino a 1.000 pazienti – la conclusione della nota -. Questo tirocinio andrà a sostituire l’attività svolta in affiancamento presso un ambulatorio del medico di medicina generale e parte dell’attività teorica. Pensiamo che non ci sia altro tempo da perdere. Serve un intervento urgente dei Ministri competenti per fronteggiare questo drastico calo. Nei prossimi cinque anni infatti, a livello nazionale, avremo circa 14mila medici in meno. Si tratta del 53% del totale e significa che circa 14 milioni di italiani resteranno senza copertura di un medico di base. La nostra regione in particolare sarà quella più penalizzata, visto che ne perderà da qui al 2028 ben 4.167“.

Redazione
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Pubblicato il 30 Luglio 2021
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