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Rescaldina, al via l’iter per l’acquisizione di un “pacchetto” di quote in Amga

Canegrate cederà lo 0,1% delle sue quote di partecipazione in Amga al comune di Rescaldina, intenzionato ad affidare alla partecipata il servizio di igiene urbana

Amga sede

A stretto giro di posta dalla nascita di Neutalia, la nuova società benefit che subentrerà ad Accam nella gestione dell’inceneritore di Borsano con l’obiettivo di traghettare l’impianto verso una svolta in chiave ecologica, c’è un nuovo ingresso nella compagine sociale di quella che della NewCo è uno dei tre protagonisti: al netto del diritto di prelazione degli altri soci, infatti, Canegrate, infatti, cederà lo 0,1% delle proprie quote di partecipazione in Amga al comune di Rescaldina.

Il sindaco Gilles Ielo e i suoi all’idea di entrare in Amga pensavano già da tempo: il contratto per la gestione del servizio di igiene urbana a Rescaldina è infatti in scadenza, e una delle ipotesi sul tavolo è da mesi quella dell’adesione alla partecipata di via per Busto Arsizio, che già si occupa del servizio per conto di molti comuni del Legnanese, per procedere poi con l’affidamento in house del servizio. E giovedì 1 luglio è arrivato il primo passo concreto: l’avvio della procedura per l’acquisizione delle quote, che potrà però essere deliberato solo dopo che il consiglio comunale di Canegrate avrà dato il via libera alla cessione del proprio “pacchetto”. I tempi comunque non sembrano destinati ad allungarsi più di tanto: dalle comunicazioni informali intercorse tra le due amministrazioni, infatti, Canegrate dovrebbe portare in consiglio la cessione delle quote al comune di Rescaldina lunedì 26 luglio e il parlamentino rescaldinese dovrebbe chiudere il cerchio il venerdì successivo.

Con l’ingresso in Amga le strade di Rescaldina tornerebbero ad incrociarsi con quelle dell’inceneritore di Borsano: strade che invece sembravano destinate a separarsi dopo che a gennaio il consiglio comunale cittadino aveva deciso di mettere in vendita le quote di Accam detenute dal comune (che peraltro già dall’anno precedente attraverso un bando aveva affidato il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sul libero mercato dal momento che la società non era più in house) e l’amministrazione nei lunghi mesi di trattative per scrivere il futuro dell’impianto si era espressa contro il piano industriale per supera Accam e aprire un nuovo scenario.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Luglio 2021
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