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Rescaldina, in comune arriva lo psicologo contro l’emergenza Covid

Al via a Rescaldina il nuovo sportello psicologico per aiutare i cittadini ad affrontare i disagi e le sofferenze causate dalla pandemia da Covid-19

psicologo

In comune a Rescaldina arriva uno psicologo per aiutare chi sta soffrendo più duramente sulla propria pelle i disagi e la sofferenza causati dalla pandemia da Covid-19. Isolamento, lockdown, solitudine, lutti in famiglia sono solo alcuni dei problemi che in questi mesi tutto il mondo si è trovato ad affrontare in una chiave completamente inedita. Problemi nuovi, che però non hanno lasciato metaforicamente fuori dalla porta quelli “vecchi”, ma anzi li hanno spesso inaspriti. Così Piazza Chiesa nei mesi scorsi ha stanziato 15mila euro per affiancare ai servizi sociali uno psicologo che potesse aiutare i cittadini ad affrontare la situazione.

Singoli cittadini, coppie e famiglie potranno in questo modo «trovare uno spazio di ascolto e di contenimento del proprio vissuto emotivo – spiega l’amministrazione comunale -, che talvolta non ha modo di trovare tempo e luogo adeguati per poter essere riconosciuto ed affrontato». A questo scopo sarà possibile prenotare colloqui personali per un percorso personalizzato con la psicologa Federica Lo Giudice, che sarà a disposizione dei cittadini il lunedì e il mercoledì dalle 9.30 alle 13 in una sala della biblioteca comunale. Per contatti e prenotazione di colloqui è possibile scrive alla mail psi.federicalogiudice@gmail.com o chiamare il numero 351.7728480.

Il nuovo servizio nei mesi scorsi era stato fonte di scontro in consiglio comunale tra la maggioranza “targata” Vivere Rescaldina e il centrodestra. Se già la variazione di bilancio per dare copertura economica al progetto era stata approvata con il voto contrario di Mariangela Franchi e dei suoi, lo scontro si era poi riproposto quando il parlamentino era stato chiamato ad approvare l’affidamento del servizio ad Azienda So.Le.: per il centrodestra, infatti, i fondi dedicati allo sportello psicologico avrebbero dovuto essere destinati al sostegno economico dei commercianti dal momento che la Protezione Civile offre già uno spazio di ascolto psicologico agli adulti e gli interventi per i più piccoli avrebbero invece dovuto essere declinati in una chiave diversa.

Foto di Wokandapix da Pixabay

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Maggio 2021
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