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Il rover Perseverance su Marte, anche Leonardo di Nerviano nella missione Nasa

Nel laboratori Leonardo si stanno progettando i bracci robotici che raccoglieranno i campioni del suolo marziano da riportare a Terra per essere successivamente analizzati.

Lonardo missione

Anche l’azienda Leonardo di Nerviano nella missione Mars Simple Return 2026 della Nasa che nel 2031 dovrebbe portare per la prima volta dei frammenti di suolo marziano sulla terra

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Ieri sera, 18 febbraio, il rover Perseverance della Nasa è atterrato su Marte, per per scavare e raccogliere dei campioni di suolo che, inseriti in appositi contenitori, saranno depositati in luoghi strategici sul suolo. Nel 2026 un rover dell’agenzia spaziale europea li raccoglierà è li porterà al lander Nasa, che li sparerà in orbita.

Nei laboratori di Leonardo si stanno progettando i bracci robotici  i prototipi dei due bracci robotici di questa missione che raccoglieranno i campioni del suolo marziano da riportare a Terra per essere successivamente analizzati. Il primo, più piccolo e agile (avrà 6 gradi di libertà e sarà estendibile fino a circa 110 cm), dovrà essere montato sul Sample Fetch Rover dell’ESA, che viaggerà sul suolo per raccogliere con una “pinza” i contenitori. Il secondo, invece, più robusto (avrà 7 gradi di libertà e supererà i 2 metri di estensione), sarà sul Sample Retrieval Lander della NASA per muovere i contenitori dal rover alla capsula che sarà lanciata in orbita. «I bracci che Leonardo sta progettando – fa sapere l’azienda – saranno veri e propri gioielli della robotica e meccatronica, in grado di operare autonomamente (il ritardo fino a circa 20 minuti delle comunicazioni tra Terra e Marte non permetterebbe di gestire i bracci rapidamente) individuando il contenitore del campione marziano, scegliendo la miglior traiettoria per raccoglierlo e per posarlo nel raccoglitore e considerando le strategie per risolvere eventuali problematiche».

«Solo in Leonardo stimiamo che da qua fino alla fine del programma, se dobbiamo fare una media, sono circa 20 persone a tempo pieno equivalente che lavoreranno sul progetto per ogni singolo braccio», ha dichiarato al TgR Guido Sangiovanni, Space Robotic IPT Leader di Leonardo.

Mars Sample Return non è l’unico ambizioso programma marziano in cui l’Italia, con Leonardo, è coinvolta. Nel 2022 è atteso il lancio della missione “ExoMars 2022” che, con una trivella realizzata da Leonardo, perforerà il suolo marziano fino a 2 metri di profondità alla ricerca di tracce di vita presente o passata. Thales Alenia Space è il prime contractor del programma ExoMars.

In tutto lo stabilimento lavorano 900 persone, più della metà laureate, in oltre un terzo dei casi in università lombarde. Più di 100 gli occupati nel settore spaziale: una su cinque è donna.

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Pubblicato il 18 Febbraio 2021
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