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Rescaldina, contro l’onda d’urto del Covid in comune arriva uno psicologo

Il comune di Rescaldina ha stanziato 15mila euro per affiancare ai servizi sociali uno psicologo che possa aiutare chi sta soffrendo di più gli effetti della pandemia

Psicologo Gallarate

In comune a Rescaldina arriva uno psicologo per aiutare chi sta soffrendo più duramente sulla propria pelle i disagi e la sofferenza causati dalla pandemia da Covid-19. Isolamento, lockdown, solitudine, lutti in famiglia sono solo alcuni dei problemi che in questi mesi tutto il mondo si è trovato ad affrontare in una chiave completamente inedita. Problemi nuovi, che però non hanno lasciato metaforicamente fuori dalla porta quelli “vecchi”, ma anzi li hanno spesso inaspriti. Così Piazza Chiesa, con una variazione di bilancio approvata durante l’ultimo consiglio comunale, ha stanziato 15mila euro per affiancare ai servizi sociali uno psicologo.

Se la nuova figura prenderà stabilmente casa in municipio è ancora presto per dirlo, anche se l’amministrazione “targata” Vivere Rescaldina vedrebbe la soluzione più che di buon occhio. Di certo però ci sarà per il prossimo anno, e i primi riscontri che arrivano dai servizi sociali lasciano pensare che non starà con le mani in mano: gli addetti ai lavori, infatti, hanno già in mente almeno una ventina di situazioni sia tra gli adulti che fra i più piccoli che potrebbero beneficiarne, anche se poi bisognerà riuscire a coinvolgere i cittadini in un progetto educativo personalizzato.

Come per il servizio di consulenza finanziaria, anche per quello di supporto psicologico non sono mancate le obiezioni di parte del centrodestra. «Il dubbio nasce non tanto perché non ci sia bisogno di questo servizio, dal momento che tutti sappiamo che il Covid ha portato anche disagi psicologici, quanto perché la Protezione Civile ha già messo a disposizione il servizio gratuitamente, così come hanno fatto anche la Croce Rossa e l’azienda socio-sanitaria territoriale – ha sottolineato il consigliere Matteo Longo -. Ci viene peraltro chiesto di votare lo stanziamento senza avere un’idea concreta del progetto. Senz’altro si tratta di un’iniziativa importante ma dato il momento questi contributi economici potrebbero essere destinati ai commercianti».

«Quello offerto dalla Croce Rossa è un “telefono gentile”, un servizio di vicinanza ma non di supporto psicologico – ha replicato l’assessore ai servizi sociali, Enrico Rudoni, che si è impegnato ad illustrare il progetto nei dettagli nei prossimi giorni -, e anche quello offerto dalla Protezione Civile è un servizio diverso da quello che proponiamo noi, che stiamo pensando di inserire uno psicologo nell’équipe socio-educativa dei servizi sociali. Questo significa che ci sarà uno psicologo in ufficio in una duplice veste: accogliere i cittadini quando possibile fisicamente o altrimenti da remoto per consulenze psicologiche ma anche affiancare i servizi sociali nel prendere in carica i risvolti psicologici che si sono acuiti a causa della pandemia. Stiamo parlando di qualcosa di totalmente diverso e non paragonabile ad un supporto psicologico di primo approccio, che può toccare la superficie dei problemi ma non dare continuità: l’idea è quella di prendere in carico le persone. L’importanza di un supporto di questo genere si legge nei numeri del Fondo nazionale per il supporto psicologico Covid-19, che parlando di un 31% della popolazione che soffre di stress post traumatico in forma grave, di una depressione grave dilagante, di un’ansia che raggiunge picchi del 20%, di una gestione della rabbia che porta a femminicidi con vittime conviventi aumentata solo quest’anno del 12%, di alterazione del sonno».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Dicembre 2020
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