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Fiab Lombardia contro lo stop alle bici sui treni: “Mette in crisi tanti lavoratori”

Il Coordinamento Lombardia di Fiab ha chiesto a Trenord e Regione di rivedere lo stop alle bici sui treni, optando per un potenziamento del servizio

Generico 2018

Lo stop alle bici sui treni «ha messo in crisi i numerosi lavoratori che utilizzano questo mezzo per i loro spostamenti quotidiani». Non una mezzi termini il Coordinamento Lombardia di FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per commentare la decisione di Trenord, che ha scelto di interrompere il servizio vista l’impossibilità di garantire la sicurezza e il rispetto del distanziamento previsto dalle misure per fermare il coronavirus con il moltiplicarsi del numero dei riders metropolitani.

Dopo un confronto con Trenord, il Coordinamento Lombardia di FIAB ha deciso di inviare una lettera ai vertici della società e alla Regione con una serie di proposte per affrontare la vicenda, le cui ripercussioni rischiano di farsi sentire anche per il turismo, oltre che per i pendolari: «Questo provvedimento impedisce, di fatto, di raggiungere in modalità bici più treno molte delle località lombarde – spiega FIAB -, e questo nel momento in cui si sta promuovendo il turismo di prossimità per dare sostegno alle realtà economiche del territorio».

Le proposte di FIAB Coordinamento Lombardia consistono nel «ripristinare e potenziare il servizio di trasporto bicicletta su tutti i treni regionali lombardi: solo con un maggior numero di treni si posso evitare da subito i “cosiddetti” assembramenti», «valutare la possibilità di aggiungere carrozze dedicate esclusivamente alle biciclette, facendo anche le opportune valutazioni sulle linee più frequentate», «attivare una campagna informativa rivolta a tutti gli utenti del treno e anche al personale viaggiante dell’utilizzo del treno con la bicicletta: molto spesso le norme non sono conosciute neanche dal personale e si creano inutili equivoci».

Per chiedere a Trenord di tornare sui suoi passi e riammettere le bici sui treni è stata lanciata anche una raccolta firme attraverso la piattaforma change.org. Anche in questo caso la richiesta è quella di una decisa inversione di rotta: la proposta della petizione, infatti, è quella di potenziare il servizio dedicato al trasporto delle biciclette e non di sospenderlo, in un «momento in cui la bici può offrire soluzioni valide per l’ambiente ed i rischi sanitari».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Giugno 2020
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