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Niente bici sui treni, petizione online contro il divieto

Contro lo stop alle bici sui treni deciso da Trenord per l'eccessiva presenza di riders è stata lanciata una petizione su change.org

Italia Mondo generiche

Lo stop alle bici a bordo dei treni continua a far discutere. Se ancora prima della conferma da parte di Trenord la circolare apparsa su alcuni siti specializzati aveva sollevato più di una perplessità, ora contro la decisione dell’azienda che gestisce il trasporto ferroviario arriva anche una petizione lanciata su change.org.

La richiesta, indirizzata a Trenord, punta ad ottenere una decisa inversione di rotta: nella petizione, infatti, viene chiesto ala società di potenziare i servizi dedicati al trasporto delle biciclette sulla rete regionale e nazionale, anziché sospenderlo. «Riteniamo che la soluzione all’eccessivo numero di biciclette sul treno sia il potenziamento dei servizi dedicati, non la sospensione del serviziosi legge nella petizione indirizzata a Trenord -. Questo è un momento in cui la bici può offrire soluzioni valide per l’ambiente ed i rischi sanitari; anche le istituzioni ne promuovono l’utilizzo. Da anni le persone che adottano questo mezzo chiedono di attuare politiche per favorire l’acquisto o la predisposizione di treni adeguati, voci che molto spesso restano inascoltate. Non è lungimirante aspettare sempre che arrivi un’emergenza per rendersi conto che i servizi sono insufficienti. Servono soluzioni urgenti per garantire il trasporto delle persone e delle bici in sicurezza. No alla sospensione delle biciclette sui treni regionali Trenord, chiediamo il potenziamento del servizio sulla rete regionale e nazionale».

Trenord ha motivato la propria scelta di interrompere il servizio con l’impossibilità di garantire la sicurezza e il rispetto del distanziamento sociale previsto dalle misure per fermare il virus. «Durante il periodo dell’emergenza sanitaria, in particolare negli ultimi giorni dopo il lockdown, il fenomeno dei riders metropolitani ha raggiunto livelli numerici insostenibili – ha spiegato Trenord – a ogni ora del giorno. Si verificano veri e propri “assalti ai treni” con centinaia di biciclette, che pregiudicano la sicurezza dell’esercizio ferroviario e rendono impossibile il mantenimento delle distanze imposte per il post-Covid19 fra i posti disponibili – il 50% di quelli a sedere, il 15% di quelli in piedi – durante la corsa, la salita e la discesa dai convogli e gli spostamenti in carrozza».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Giugno 2020
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