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Carcere di Opera: sfiorato un altro caso Trieste

L'episodio reso noto dal sindacato CISL FNS Lombardia e risolto solo grazie alla esperienza di alcuni agenti di Polizia Penitenziaria

[pubblicita]        Non solo Trieste. Anche Opera, in questi giorni, è stata sede di un evento drammatico, che non si è concluso, fortunatamente, in maniera tragica solo per l'intervento di agenti esperti e convicenti. L'episodio è stato reso pubblico dal sindacato CISL FNS Lombardia ed è stato descritto nel seguente comunicato. Una denuncia sui problemi che nelle carceri rappresentano motivo di preoccupazione per tutti gli operatori del settore.

Il giorno 03-10-19 presso il reparto accoglienza del Penitenziario di Milano Opera alle ore 8.20 circa, un utente di nazionalità straniera ROM ha preso in ostaggio un giovane Agente di Polizia Penitenziaria che si trovava di servizio, puntandogli al collo un oggetto artigianale avente all’estremità una lametta tenendolo ostaggio per circa un minuto, cercando di sottrargli le chiavi per aprire un'altra stanza detentiva per compiere un atto di vendetta nei confronti di altro utente di difficile gestione.

La Federazione CISL FNS più volte ha sottolineato le criticità circa la gestione di taluni soggetti inclini alle regole, che molto probabilmente si trovano in istituto penitenziario per completa assenza di strutture detentive adatte a gestire personaggi psichici, un aumento esponenziale di soggetti “particolari” è avvenuta con la chiusura degli O.P.G.

Ad oggi vediamo che il protagonista dell’aggressione si trova ristretto ancora presso l’istituto di Opera nello stesso reparto detentivo, tale questione crea solo ed esclusivamente un clima demoralizzante nei confronti del personale che si vede negata la elementare e basilare possibilità di espletare il servizio in sicurezza e serenità.

La situazione si è risolta solo ed esclusivamente grazie all’intervento tempestivo del personale più esperto e anziano che si trovavano in servizio in quel momento, che con opera di persuasione ha convinto il protagonista dell’aggressione a desistere dal suo intendo criminoso facendo liberare l’Agente sequestrato e nel contempo facendosi consegnare l’arma rudimentale artigianale.

Un plauso va al personale intervenuto che ha dato prova di grande professionalità gestendo un evento di particolare delicatezza che solo per pura fortuna si è concluso nel migliore dei modi.

Nel contempo la CISL FNS esprime vicinanza al Collega che ha vissuto di prima persona una terribile esperienza che non dimenticherà mai.

Segr. Gen. Agg. CISL FNS Lombardia Celestino Gentile

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Ottobre 2019
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