Vetrine vuote in centro a Legnano. Dopo la chiusura di Adel, la gelateria di Corso Garibaldi che dal mese di gennaio ha abbassato la saracinesca per proseguire con altri progetti, a balzare agli occhi è la chiusura di Carpisa. La nota catena di borse e valige, che da anni occupava tre vetrine in piazza San Magno ha lasciato la città. Non siamo riusciti a incontrare i titolari, che hanno già svuotato l’intero negozio, ma abbiamo chiesto al presidente di Confcommercio Legnano, Paolo Ferrè un commento: «La chiusura di un negozio di un brand importante come Carpisa rappresenta sicuramente un campanello d’allarme a cui dobbiamo prestare attenzione – dichiara Ferrè -. Non ne conosco le motivazioni, che potrebbero essere di altra natura e non direttamente dipendenti dalla crisi del settore o dall’aumento dei costi, ma è anche vero che non è l’unica attività chiusa di recente». Solo passeggiando tra piazza San Magno e corso Garibaldi abbiamo fotografato sette vetrine “spente”. In alcuni casi per trasferimento, in altri per cessata attività.

Secondo il presidente di Confcommercio le cause  sono diverse: «C’è una mancanza di ricambio generazionale, questo perchè gestire un’attività commerciale è costoso, sia termini economici che di tempo. Chi, invece, vuole aprire una nuova attività è scoraggiato dai costi e dagli affitti, molto alti. Se fino a pochi anni fa c’era la coda per “occupare” una vetrina a Legnano adesso, purtroppo, non è più così». In questo quadro preoccupante ci sono però anche buone notizie come il riconoscimento di eccellenza per il Distretto Urbano del Commercio di Legnano che si traduce in 630mila euro a disposizione di commercianti (200mila euro) e amministrazione comunale per migliorare le singole attività commerciali (a breve sarà lanciato un bando per i commercianti) e rendere più attrattiva la città. Tutti aiuti per rilanciare il commercio in un momento difficile.

630mila euro per il Disretto del Commercio, ecco il progetto per una Legnano più attrattiva