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Busto Garolfo va “a Caccia di civiltà” con sei manifesti contro l’inquinamento

"Armati" di pastelli e pennarelli, grazie al progetto "A Caccia di civiltà" gli studenti hanno realizzato sei manifesti contro l'inquinamento

"A Caccia di civiltà" Busto Garolfo

A Busto Garolfo ancora una volta Palazzo Molteni e la scuola secondaria di primo grado fanno squadra e vanno “a Caccia di civiltà” grazie ad un progetto promosso dal consiglio comunale dei ragazzi e realizzato dagli studenti stessi, che armati di pastelli e pennarelli hanno realizzato sei manifesti per sensibilizzare il paese su un tema più attuale che mai: l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico.

"A Caccia di civiltà" Busto Garolfo

«La nostra giunta è sempre stata molto attenta alla scuola – ha sottolineato l’assessore all’istruzione Stefano Carnevali -: ci è sempre piaciuto supportare e condividere le esigenze della scuola per la ferma convinzione che qui si formino i cittadini di domani e di conseguenza il lavoro fatto nelle scuole si riverberi quindi sul paese. Il filo rosso delle iniziative realizzate è da sempre l’idea di sfondare il muro della scuola e restituire alla collettività quello che i ragazzi pensano ed imparano e “A Caccia di civiltà” è la perfetta incarnazione di tutto questo: il progetto si basa sul far ragionare i ragazzi su una tematica per poi fargli realizzare strumenti ben visibili, che permettano alle scuole di andare ad insegnare qualcosa per le strade, perché quel qualcosa detto dai ragazzi alla società civile ha una capacità di penetrazione molto più forte che non il classico incontro con un esperto».

Nato nel 2018 grazie ad una proposta dei ragazzi che allora sedevano nel parlamentino junior del paese, il progetto “A Caccia di civiltà” è già uscito dai cancelli della scuola negli anni scorsi per sensibilizzare la cittadinanza prima contro l’abbandono dei rifiuti e poi contro quello dei mozziconi di sigaretta e contro il razzismo e l’intolleranza. E ora gli studenti sono tornati a “mettere la firma” sui manifesti della campagna, che quest’anno punta a far riflettere Busto Garolfo sulla necessità di mettere un freno all’inquinamento con sei poster scelti direttamente dal consiglio comunale dei ragazzi e dai rappresentanti di classe tra tutti quelli realizzati dopo una preselezione ad opera degli insegnanti.

E anche la scelta della tematica in nome della quale hanno messo mano a matite e colori è partita direttamente dai ragazzi, che come negli anni passati hanno dimostrato una spiccata attenzione all’attualità. Poi, una volta deciso l’argomento, gli studenti, seguiti per il progetto del Consiglio comunale dei Ragazzi dalla professoressa Daniela Balti, hanno lavorato sul tema con i docenti di arte Michela Fior e Adriano Trovato ma anche con gli altri insegnanti, in un progetto di educazione civica che ha coinvolto le classi seconde per un intero quadrimestre, anche se la pandemia, come lo scorso anno, non ha permesso il consueto lavoro a gruppi.

"A Caccia di civiltà" Busto Garolfo

«La cartellonistica ha un valore comunicativo importantissimo, così come lo ha il fatto che il messaggio venga veicolato dai ragazzi verso una cittadinanza adulta che spesso perde il senso delle cose importanti, ma ha anche una realizzazione pratica – ha aggiunto l’assessore alle politiche giovanili Patrizia Campetti -. L’ultimo passo che abbiamo fatto è stata la giornata di “Puliamo il mondo”, quando insieme ai ragazzi, con la collaborazione della Protezione Civile e di altre realtà attive sul territorio, abbiamo dato vita ad una giornata dedicata alla pulizia del territorio, lavorando in gruppi sulle ciclabili. Ma già in precedenza abbiamo lavorato con loro, ad esempio in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne e del Giorno della Memoria».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Giugno 2022
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