Niente più posizioni "fisse" per gli spacciatori a Legnano. I punti privilegiati per lo spaccio nella Città del Carroccio ci sono ancora, e sono sempre gli stessi: la stazione, i giardinetti di corso Italia, l'area Cantoni e i boschi, con questi ultimi che rimangono in cima alla classifica delle location per i veri e propri "negozi" della droga. Ma quello che è cambiato sono le "strategie" messe in atto dai pusher, che per sfuggire ai controlli del Nucleo Falchi della Polizia Locale hanno smesso di aspettare i clienti in posti fissi ed hanno iniziato a dare appuntamenti rapidi, concordati tramite messaggi telefonici.

Un cambiamento determinato dai Falchi del Comando di via Magenta, Nucleo consolidato da gennaio 2018 e che in un anno ha arrestato 4 persone in flagranza di reato, denunciato per detenzione o cessione di droga 20 pusher e segnalato 29 assuntori, in un totale di 115 servizi di contrasto allo spaccio.

Tra le sostanze stupefacenti più richieste a Legnano hashish, marijuana e cocaina, in linea con il trend dell'hinterland milanese. A dimostrarlo sono gli stessi numeri relativi ai 49 sequestri effettuati lo scorso anno dai Falchi: in totale è stato rinvenuto oltre un chilo di hashish, più di mezzo chilo di marijuana e 31,86 grammi di cocaina. 

Il Nucleo, peraltro, è impegnato anche su altri fronti, per reprimere i fenomeni di microcriminalità: nel 2018 sono stati 17 i servizi di repressione furto e ricettazione, cinque gli interventi per rapine e scippi e 77 le operazioni di contrasto all'immigrazione clandestina. «L'obiettivo è colpire e disgregare gli agglomerati di illegalità – afferma l'assessore Cacucci -. Ritengo sia importante in un centro urbano come Legnano avere un nucleo operativo come i Falchi. L'intento è poter organizzare e attuare interventi mirati alla tutela della sicurezza urbana».