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LA FONDAZIONE ISTITUTO INSUBRICO RICERCA PER LA VITA PRESENTA L'ACTIVITIES REPORT


1307_fiirv.jpg Quindici aziende insediate all’interno dell’Insubrias Biopark; quattro progetti per la ricerca di nuovi farmaci; tre partnership con istituti internazionali ed una collaborazione con un istituto italiano per la ricerca nei settori medico e agricolo; l’installazione dell’impianto fotovoltaico più grande della provincia di Varese; centocinquanta posti di lavoro creati: con queste attività la Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita (FIIRV),

ente di ricerca con sede a Gerenzano, traccia il bilancio dei suoi primi tre anni di lavoro, presentando questa mattina a Villa Recalcati l’Activities Report relativo agli anni 2007, 2008 e 2009.

Tre anni di attività durante i quali FIIRV, fondazione senza fini di lucro costituita nel 2006 grazie all’impegno della Provincia di Varese, dello Stato e Repubblica del Cantone Ticino, della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, dell’Università dell’Insubria di Varese e Como, della Fondazione Cardiocentro Ticino e Lugano e del Comune di Busto Arsizio, ha lavorato per raggiungere gli scopi per i quali è stata costituita.La Fondazione è infatti nata con l’obiettivo di stimolare e supportare iniziative di sviluppo delle biotecnologie rivolte alla scienza della vita, alla salvaguardia della salute dell’uomo e alle biotecnologie industriali con particolare riferimento all’area geografica della Regione Insubrica. Lo scopo ambizioso di FIIRV è inoltre quello di trasferire nel territorio conoscenze e tecnologie sfruttando le sinergie e la collaborazione fra enti istituzionali, strutture qualificate e istituti accademici stimolando lo sviluppo della ricerca biotecnologica.

Con questi obiettivi la Fondazione sviluppa attività di ricerca proprie, attraverso un team di ricercatori di grande esperienza e grazie al patrimonio intellettuale che FIIRV possiede, oggi rappresentato da 172.000 estratti e 15.000 ceppi, un enorme potenziale da sottoporre ad attività di screening. I progetti di ricerca attualmente in atto riguardano diversi settori di interesse scientifico, tra i quali il progetto dedicato all’agrofood, nato per identificare e caratterizzare i geni coinvolti in processi produttivi del settore agricolo; la ricerca sugli antinfiammatori, per trovare molecole che siano capaci di inibire in maniera selettiva gli enzimi responsabili del processo infiammatorio senza interferire con l’attività di quelli che producono le sostanze utili alla protezione dei tessuti stessi; il progetto dedicato agli antitumorali, per contribuire alla ricerca di una terapia utile per la cura di queste malattie, sfruttando la ricca collezione di estratti microbici posseduti dalla Fondazione; la ricerca legata al morbo celiaco, per trovare una molecola attiva contro i frammenti tossici o immunogenici del glutine; il progetto Club-Interreg sviluppato con il Canton Ticino sulle stem cells, pensato per la creazione di stent, polimeri reticolari ottimali per il posizionamento di cellule staminali, particolarmente importanti nella ricostruzione della cartilagine e quindi determinanti nel settore ospedaliero. La realizzazione dell’impianto fotovoltaico più grande della provincia di Varese, settimo in Lombardia, inaugurato il 2 aprile 2009, è uno dei progetti sviluppati dalla Fondazione. Con la creazione di tale impianto, posizionato sul tetto di uno degli edifici dell’Insubrias Biopark, FIIRV ha voluto sostenere concretamente la ricerca di fonti energetiche differenti da quelle classiche, che utilizzino tecniche nuove nel rispetto dell’ambiente. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo ed è costato 1.800.000 euro. Ad oggi l’impianto fotovoltaico ha prodotto 330.000 euro di risparmio in bolletta, che corrispondono a centottanta tonnellate di petrolio.

Nel corso del 2009 la Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita ha inoltre siglato un accordo con il Gruppo San Donato Foundation per lo sviluppo congiunto di progetti di ricerca traslazionale che utilizzino le potenzialità di ricerca di base dell’Insubrias Biopark e di ricerca clinica della Fondazione San Donato. Al centro degli studi dei due enti lombardi vi sono lo zebrafish e le cellule staminali, oltre a patologie tumorali e autoimmuni, malattie cardiologiche, ortopediche e connesse all’apparato locomotore.

Nello stesso anno FIIRV ha dato vita a Biotech 2.0, comitato promotore che mira a raggruppare le realtà facenti parte della filiera biotecnologica lombarda. Nel comitato si contano sei università ed enti di ricerca, diciannove aziende e la Provincia di Varese. L’obiettivo primario di Biotech 2.0 è stata la candidatura in risposta al bando regionale Dafne per essere riconosciuti come primo polo regionale per le biotecnologie. Nel 2008 la Fondazione ha avviato una collaborazione internazionale con Dow AgroScience (Usa) per lo studio nel campo degli antiparassitari. Nel giugno 2009 FIIRV ha invece sottoscritto un accordo con la Texas University per studiare le possibili cure della tubercolosi e della malaria. In entrambi i progetti i due enti stranieri hanno acquistato copia degli estratti di microorgnismi posseduti dalla Fondazione per effettuare test di screening nei due differenti campi di ricerca.

“Tracciando un bilancio dei primi tre anni di attività di FIIRV nel campo della ricerca – spiega il Dottor Angelo Carenzi, Presidente della Fondazione Istituto Insubrico di ricerca per la Vita – ci sembra di poter affermare che le iniziative messe in atto siano coerenti con il mandato di tutelare l’innovazione nel nostro territorio e che alcuni obiettivi siano stati raggiunti. Il mantenimento e lo sviluppo del sito e dell’occupazione, la promozione della ricerca nell’Insubria, la rendicontazione di un network internazionale e la facilitazione di sinergie tra mondo accademico e imprese. Questi risultati sono stati possibili grazie anche alla continua attenzione dei Fondatori e al valido contribuito che i loro rappresentanti hanno dato nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione”.

Tra i principali progetti della Fondazione vi è inoltre l’Insubrias Biopark (sede della Fondazione stessa), ottavo – in ordine cronologico – parco scientifico tecnologico e incubatore di imprese in Italia nel settore biotech. Il progetto, nato con lo scopo di preservare un grande patrimonio di ricerca medico scientifica e biotecnologica, ha un valore – tra struttura, laboratori e conoscenze – che si aggira intorno ai venti milioni di euro. Il Bioparco – che si estende su una superficie complessiva di 52.000 mq di cui 15.000 interamente dedicati a uffici e laboratori di chimica, biologia e microbiologia, forniti delle più avanzate tecnologie – ad oggi conta quindici aziende insediate che possono usufruire di tutti i servizi tecnici, logistici, informatici e telematici, di promozione, formazione, supporto e consulenza necessari ad incentivare la ricerca. Le quindici aziende, tra le quali società multinazionali ben note, si occupano di ricerca e sviluppo nei settori farmaceutico, diagnostico, agroalimentare, chimico e di ingegneria biomedica. Attualmente sono insediate presso il Bioparco Actygea, Areta International, Cyathus Exquirere, Chorisis, Creabilis Therapeutics, D-namic Consulting, Diasorin, Dr. Alberto Milanese, HO.p.e., Isb, Istituto Ortopedico Galeazzi, Matric Europa, Quarta & Partners, Theo Servizi e Trueblue. ISB – Ion Source & Biotechnologies Srl, ultima incubata all’interno del Bioparco, è un’azienda che opera nel campo della ricerca biomedica, come centro di sviluppo di strategie innovative applicate alla spettrometria di massa e mette a disposizione il proprio know-how e le proprie tecnologie per la scrittura e realizzazione di progetti di ricerca in collaborazione con enti pubblici o privati. All’interno dell’Insubrias Biopark sono ad oggi impiegate centocinquanta persone tra collaboratori, consulenti, ricercatori e personale di ufficio. Nel Bioparco cooperano ricercatori provenienti dal mondo accademico italiano ma anche straniero e la collaborazione con il mondo delle multinazionali e delle grandi aziende insediate all’interno di Insubrias Biopark rende possibile un proficuo connubio tra giovani ricercatori italiani e lombardi ed esperti provenienti da tutto il mondo.

“Con l’insediamento di queste quindici aziende all’interno di Insubrias Biopark abbiamo raggiunto un risultato davvero importante e soddisfacente, afferma il Dott. Andrea Gambini, Direttore della Fondazione. Con queste presenze abbiamo praticamente saturato lo spazio disponibile e le tante richieste che continuano a giungere dall’esterno non fanno altro che confermare che ci stiamo muovendo nella giusta direzione per supportare le aziende che hanno necessità di spazi ed apparecchiature tecnologicamente avanzate per sviluppare le proprie ricerche”.
Gli anni 2007-2009 hanno costituito per la Fondazione Istituto Insubrico Ricerca per la Vita un triennio di grandi investimenti, necessari a supportare la fase di start up dell’attività.

Per ulteriori informazioni -www.ricercaperlavita.it-

  

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Pubblicato il 13 Luglio 2010
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